Smart working per gli statali verso la proroga a fine anno

Il Sole 24 Ore del 23 giugno 2020

La «regola» del lavoro agile per i dipendenti della Pubblica amministrazione, avviata nelle fasi più buie dell’emergenza Corona virus si allungherà ancora. La proroga dovrebbe arrivare in questi giorni all’interno dei correttivi al decretone anticrisi all’esame della Camera: la data è ancora da individuare, ma l’ipotesi più probabile guarda direttamente al 31 dicembre. Con il risultato che al netto del rischio di una seconda ondata epidemica la generalità della pubblica amministrazione sarebbe l’ultimo settore a ripartire a regime, dal 1° gennaio dell’anno prossimo.

In discussione c’è il prolungamento dei cambio di prospettiva avviato nel pieno dell’emergenza sanitaria prima tramite decreto di Palazzo Chigi e poi con norma primaria.

Oggi è l’articolo 90 del decreto 34 a indicare che negli uffici pubblici il «lavoro agile» è la regola e la presenza è l’eccezione.

Naturalmente si tratta di un’eccezione da modulare nel tempo, secondo gli indirizzi dati dai dirigenti degli uffici a cui la Funzione pubblica ha chiesto con la direttiva 3 del 4 maggio di garantire i servizi indispensabili alla ripresa progressiva delle attività economiche. Mossa che secondo quel che risulta a Palazzo Vidoni avrebbe riportato in ufficio in queste settimane un altro 20% di dipendenti pubblici, accanto al 10% (prima di tutto medici e infermieri) che non ha abbandonato il posto nemmeno a marzo e aprile.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir