Prepensionamenti. Il termine per il pagamento della buonuscita decorre dalla data teorica in cui sarebbe stato maturato il diritto a pensione secondo le regole Fornero

PensioneGli statali in esubero che utilizzeranno lo speciale scivolo per il pensionamento anticipato in deroga alla Legge Fornero (ai sensi del decreto legge sulla spending review; articolo 2, comma 11 del Dl 95/2012) dovranno mettere in conto uno slittamento nella percezione dell’indennità di buonuscita di alcuni anni. Per tali lavoratori la legge prevede, infatti, che il pagamento dell’indennità si calcoli non piu’ a partire dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, come accade di regola, ma dalla data teorica in cui sarebbe stato maturato il diritto a pensione secondo le regole Fornero. In pratica l’anticipo dell’età pensionabile riconosciuto a questi lavoratori non potrà determinare un anticipo dell’indennità di buonuscita. Che sarà corrisposta come se questi lavoratori fossero usciti con le norme Fornero.

Questo vale anche per i prepensionamenti introdotti dalla finanziaria regionale.

L’art. 52 della l.r. 7 maggio 2015, n. 9, infatti, al comma 8 stabilisce che: “Il trattamento di fine servizio dei dipendenti collocati anticipatamente in quiescenza ai sensi del presente articolo è corrisposto con le modalità e i tempi previsti dalla normativa statale in caso di pensionamenti anticipati”.

Circolare n. 70272 del 25 maggio 2015. Riforma sistema pensionistico e collocamenti in quiescenza anticipati

Riforma-sistema-pensionistico-Circolare 70272 del 25 maggio 2015
Per scaricare la circolare clicca sopra l’immagine

Ecco la circolare n. 70272 del 25 maggio 2015, esplicativa degli articoli 51 e 52 della l.r. 7 maggio 2015, n. 9 – Riforma del sistema pensionistico e collocamenti in quiescenza anticipati.

A mio avviso, e con l’impegno a essere piu preciso nei prossimi giorni, la richiesta di collocamento in quiescenza equivale a dimissioni volontarie.

Se non verrà modificata la norma specificando la possibilità di revocare l’istanza (di tale questione è stata investita l’Aran Sicilia), qualora nei prossimi mesi o anni dovesse intervenire un innalzamento dei requisiti anagrafici o contributivi a livello nazionale (come già avvenuto con la Monti-Fornero nel decreto cd. “salva Italia”), potrebbero crearsi nuovi esodati. Ripeto, questa è la mia opinione. Il mio suggerimento è quello di non essere precipitosi è attendere ulteriori chiarimenti prima di presentare la domanda.

La circolare contiene nella parte finale i modelli di istanza, diversi a seconda della tipologia, che dovranno essere utilizzati dai richiedenti.

L’assessore Leotta difende le scelte del governo. Il prepensionamento consente notevoli risparmi

Dice l’assessore:

“Le norme sui pensionamenti anticipati per il periodo dall’1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2020, su cui il Governo nazionale chiede chiarimenti, consentono sia notevoli risparmi alle casse regionali che una riorganizzazione dell’apparato burocratico della Regione, con una progressiva riduzione del personale regionale”. Ad affermarlo è l’assessore alla Funzione Pubblica, Ettore Leotta, che difende le scelte effettuate dal Governo regionale nella finanziaria approvata recentemente dall’Assemblea regionale.

“Le disposizioni in questione devono essere considerate non quale normativa di favore, bensì quale strumento per attuare una consistente riduzione degli organici dei dipendenti regionali e delle relative strutture organizzative, evitando al contempo di ricorrere a dichiarazioni di esubero sicuramente traumatiche.

Norme che, secondo l’Assessore Leotta, sono supportate dalla potestà esclusiva in materia di personale prevista direttamente nello Statuto.

Prima obiezione. 

Il prepensionamento dei dipendenti del contratto 1 determina risparmi molto contenuti dal momento che i dipendenti escono da un capitolo di bilancio per rientrare in un altro capitolo del bilancio della regione come pensionati.

Il risparmio ci sarà soltanto perché hanno modificato retroattivamente il sistema di calcolo che determinerà APPROSSIMATIVAMENTE (nei prossimi giorni cercherò di essere più preciso) una perdita media di circa 5 mila euro lorde per l’istruttore, 7 mila euro lorde per il funzionario e 11 mila per il dirigente (ATTENZIONE! SI TRATTA AL MOMENTO DI CALCOLI MOLTO APPROSSIMATIVI CHE NON TENGONO CONTO DEL DOPPIO REGIME 2015/2016 E 2017/2020).

Seconda obiezione

Dice l’assessore: 

Le disposizioni in questione devono essere considerate quale strumento per attuare una consistente riduzione degli organici dei dipendenti regionali evitando al contempo di ricorrere a dichiarazioni di esubero sicuramente traumatiche.

Norme che, secondo l’Assessore Leotta, sono supportate dalla potestà esclusiva in materia di personale prevista direttamente nello Statuto.

Ma visto che l’assessore Leotta si erge a paladino dell’autonomia e della potestà esclusiva della regione in materia di personale, che bisogno c’era di “armonizzare” il sistema pensionistico regionale con quello statale?