Regione, Dipartimento Beni Culturali: il dirigente generale ‘contrattualizza’ sua moglie.

COBAS-CODIR

COMITATO NAZIONALE LAVORATORI

 COMUNICATO STAMPA
 Regione, Dipartimento Beni Culturali: il dirigente generale ‘contrattualizza’ sua moglie.

 Palermo, 13 ottobre 2011

La dott.ssa Luisa Paladino è stata ‘contrattualizzata’ a capo dell’Unità operativa per i beni storici artistici presso la Soprintendenza di Catania, direttamente dal marito-dirigente generale dei Beni culturali, Gesualdo Campo.

Risulta, inoltre, che il dottor Campo, chiamato dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, al vertice del Dipartimento, retribuisce in modo difforme alcuni dirigenti sottoposti (come, ad esempio, quelli di Palermo e di Catania), sebbene siano assegnati alla stessa identica tipologia di incarico.

A Palermo, infatti, alla dirigente posta a capo della Unità operativa per i beni storici artistici, il dirigente generale dei beni culturali ha concesso un contratto individuale che prevede un’indennità di posizione pari a 10mila e 800 euro (per una provincia che si  estende su una superficie di 4.992 km², comprendendo 82 comuni); a Catania (che comprende 58 comuni distribuiti su una superficie di 3.552 km²), invece, per lo stesso identico tipo di responsabilità, l’importo del compenso aggiuntivo corrisponde a 15mila 494 euro (in aggiunta allo stipendio base e all’indennità fissa), ovvero l’importo massimo assegnabile a un’unità operativa nella Regione siciliana: comunque, circa il 50% in più dell’importo corrisposto alla collega palermitana.

Visto il grado di affinità di parentela della dirigente catanese con Gesualdo Campo, sembrerebbe che nessuno si sia preoccupato che ciò possa avere assunto il profilo del cattivo gusto, della mancanza di bon ton istituzionale e, chissà, dell’eccesso di onnipotenza e di danno all’immagine della pubblica amministrazione.

La dottoressa Luisa Paladino, infatti, di cui non si vuole assolutamente mettere in discussione la ‘comprovata’ capacità professionale, ha visto triplicare, sotto l’egida del marito, la propria indennità accessoria passando da 5.164 euro, quando era dirigente di un’unità operativa del Polo museale di Catania, all’indennità aggiuntiva di 15.494 euro, questa volta, però, con contratto firmato direttamente dal marito che, con un provvedimento finale sui risultati conseguiti, autorizza anche la liquidazione delle spettanze e dell’indennità per il risultato raggiunto (un ulteriore 30% della somma prevista).

Dichiarano i segretari generali del Cobas/Codir, Marcello Minio e Dario Matranga:

<<Chiediamo al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e all’assessore alla Funzione pubblica, Caterina Chinnici, di conoscere se questa condotta del dirigente generale Gesualdo Campo, sia considerata compatibile con l’allegato ‘A’ del vigente contratto di lavoro della dirigenza regionale, relativamente a eventuali incompatibilità legate ai rapporti di parentela o affinità. In ogni caso, sarebbe utile rendere noto se, secondo l’assessore al personale, presidio permanente della trasparenza, questi comportamenti siano compatibili con l’annunciata azione di rilancio, rinnovamento della macchina amministrativa e trasparenza. Al governatore Raffaele Lombardo, come da lui stesso richiesto, infine, segnaliamo questa storia per inserirla nel suo Blog nel rispetto di una corretta e completa informazione a tutti i cittadini siciliani>>.

Scarica il comunicato stampa al sito www.codir.it

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir