Il Partito Democratico? Un partito in balìa del Pokerista Renzi

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Il Fatto Quotidiano del 14 gennaio 2017. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

“Renzi è come quel pokerista che ha perso un piatto enorme e vuole subito un tavolo per rifarsi”.

Scherzando e ridendo, ma fino a un certo punto, nei capannelli dem di Montecitorio qualcuno azzarda l’esigenza di “una perizia psichiatrica” per il segretario, sconquassato “dall’ossessione di tornare a Palazzo Chigi”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Il Partito Democratico? Un partito in balìa del Pokerista Renzi”

  1. Metafora. L’esperienza del poker, purtroppo, porta certe volte a GIOCARSI TUTTO il patrimonio, per cui se non è la serata… giusta non basta cambiare o cercare un altro tavolo ovvero cambiare carte… (nuove…) giacché, se il pokerista intende ostinatamente continuare per rifarsi, perderà pure le mutande… e dovrà restituire anche i prestiti… che ha chiesto.
    Forse, però…, un modo ci sarebbe ma non è detto che riesca sempre: dopo l’uscita del poker fare un giro pazzo… Ma non essendo la sua serata… anche se avrà in mano la scala reale… ne incontrerà sempre una che lo batte. La scala reale infatti non è sicura al 100%.

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