Sei anni di “leggi speciali” contro i dipendenti della pubblica amministrazione. Così sono diventati il bersaglio fisso

Lavoratore copiaTutte le leggi degli ultimi sei anni hanno previsto penalizzazioni specifiche per i dipendenti pubblici diventati bersaglio fisso. Il dipendente pubblico è diventato un cittadino di serie B: il diritto al lavoro, alla retribuzione, all’equità fiscale e le stesse norme costituzionali non si applicano integralmente ai dipendenti delle pubbliche Amministrazione. Il risultato? Dal 2006 si sono persi oltre 300mila posti di lavoro. Dal 2010 sono stati persi 10,8 miliardi di retribuzioni nel pubblico impiego. E infatti l’Italia è agli ultimi posti nei Paesi Ocse per numero e retribuzioni medie dei dipendenti pubblici. Intanto i precari nella pubblica amministrazione sono oltre 100mila. La Confederazione sindacale medici e dirigenti ha deciso di “mettere in fila” sei anni di leggi di stabilità e di provvedimenti punitivi per il pubblico impiego. Si tratta di un elenco lunghissimo che fa riflettere. Ecco le “leggi speciali” contro i dipendenti pubblici. Il documento

Fonte Cosmed – 16 giugno 2016

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “Sei anni di “leggi speciali” contro i dipendenti della pubblica amministrazione. Così sono diventati il bersaglio fisso”

  1. RETTIFICA. A e B si sono bisticciati. C ha saputo ed è conoscente di A e B. C dà l’input a B affinché parli male di A. In un secondo momento C dà l’input ad A affinché parli male di B. C dovresti vergognarti di essere malefico. Allontanarsi da personaggi C. Un consiglio da Gaspare Barraco.Marsala.

  2. A e B si sono bisticciati. C ha saputo ed è conoscente di A e B. C dà l’imput a B affinché parli male di A. In un secondo momento C dà l’imput ad A affiché parli male di B. C dovresti vergognarti di essere malefico. Allontanarsi da personaggi C. Un consiglio da Gaspare Barraco.Marsala.

  3. MALESSERE E BENESSERE NEGLI UFFICI PUBBLICI.Se il Pubblico impiego è stato un “bersaglio fisso” la colpa è pure nella mancanza della meritocrazia: i migliori per comportamento umano e per preparazione devono essere scelti negli incarichi. Se manca uno dei due requisiti vanno in coda. Se invece è al’opposto vi è malessere negli uffici e voglia di scappare e di non dare il massimo. Tutto il resto si capisce. L’arroganza non deve esistere negli uffici.Gli arroganti non devono avere la possibilità di esternarla. Negli uffici deve esistere il bon ton. Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

  4. Lo Stato, quando deve colpire i cittadini (es. con il pagamento delle tasse, etc.) chi meglio dei dipendenti pubblici può essere colpito? Esso (il pubblico dipendente) non può evadere le tasse perché ha il reddito controllato mente i liberi professionisti, i commercianti, etc. possono, verosimilmente, non pagare quello che dovrebbero (sono moltissimi, infatti, gli esempi che ci giungono dai mass media, etc., e non solo). Ora, visto che il lavoro manca spudoratamente a molti (mi riferisco ai cittadini non pubblici dipendenti), e non si fanno più concorsi, etc., con chi se la deve prendere lo Stato? Risposta unica: solo ed esclusivamente con i pubblici dipendenti: quelli che fino ad oggi hanno retto, molto probabilmente, l’economia dello Stato.

  5. MALESSERE E BENESSERE NEGLI UFFICI PUBBLICI.Se il Pubblico impiego è stato un “bersaglio fisso” la colpa è pure nella mancanza della meritocrazia: i migliori per comportamento umano e per preparazione devono essere scelti negli incarichi. Se manca uno dei due requisiti vanno in coda. Se invece è al’opposto vi è malessere negli uffici e voglia di scappare e di non dare il massimo. Tutto il resto si capisce. L’arroganza non deve esistere negli uffici.Gli arroganti non devono avere la possibilità di esternarla. Negli uffici deve esistere il bon ton. Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

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