Dìvide et ìmpera. Il governo Renzi pensa di aumentare gli stipendi solo per una parte dei dipendenti pubblici

Matteo Renzi crop newSi apre uno spiraglio per i dipendenti della pubblica amministrazione. Il prossimo anno, anche senza rinnovi dei contratti, almeno per una parte di loro potrebbero tornare a muoversi gli stipendi attualmente inchiodati al livello del 2010.

Dopo l’accordo politico tra il governo e i rappresentati di forze dell’ordine e militari, che ora dovrà tradursi in norme più precise con la legge di Stabilità, una soluzione di questo tipo potrebbe farsi strada anche per le altre categorie…..

Riforma della PA. Si può essere pagati come dirigenti senza esserlo?

DagospiaQualcuno ha parlato di norma salva-Renzi.

La notizia della norma salva-Renzi, per la verità, era uscita lo scorso giugno per merito di alcune testate online, a cominciare da Dagospia che aveva parlato un articolo per risolvere i problemi del premier con la giustizia amministrativa.

Il decreto di riforma, infatti, introduceva un articolo che nella formulazione originaria prevedeva che  “In ragione della temporaneità e del carattere fiduciario del rapporto di lavoro si prescinde nell’attribuzione degli incarichi dal possesso di specifici titoli di studio o professionali per l’accesso alle corrispondenti qualifiche ed aree di riferimento”. Traduzione: con questa norma negli enti locali (comuni, province e regioni), le assunzioni a tempo determinato potevano essere decise in modo discrezionale a prescindere dal percorso professionale e dal titolo di studio dei candidati.

Da Palazzo Chigi avevano fatto sapere che la legge ad personam “era un errore, e che sarebbe sparita dal testo definitivo”.

La legge di conversione ha modificato la formulazione originaria.

Si tratta dalla modifica dell’articolo 90 del d.lgs 267/2000 cui è stato aggiunto il comma 3-bis “Resta fermo il divieto di effettuazione di attività gestionale anche nel caso in cui nel contratto individuale di lavoro il trattamento economico, prescindendo dal possesso del titolo di studio, è parametrato a quello dirigenziale”.

In sostanza, con l’attuale formulazione si può essere pagati come dirigenti senza esserlo fermo restando il divieto di effettuazione di attività gestionale.


Salva-RenziTutto inizia quando da presidente della provincia di Firenze, tra il 2004 e il 2009, l’attuale capo del governo, si rende responsabile dell’assunzione irregolare e su chiamata diretta di quattro persone nello staff della sua segreteria. Ai quattro fortunati prescelti l’amministrazione stipula invece che uno di categoria C un contratto di categoria D, nonostante gli interessati non avessero la laurea, titolo di studio per il tipo di inquadramento…..continua a leggere

Riforma della PA. Per il governo Renzi si può essere pagati come dirigenti prescindendo dal possesso del titolo di studio

FormazionePer chi avesse ancora dubbi circa la reale necessità e utilità di alcune riforme a cominciare da quella della pubblica amministrazione, ecco una norma forse sfuggita a tanti osservatori.

Si tratta dalla modifica dell’articolo 90 del d.lgs 267/2000 cui è stato aggiunto il comma 3-bis “Resta fermo il divieto di effettuazione di attività gestionale anche nel caso in cui nel contratto individuale di lavoro il trattamento economico, prescindendo dal possesso del titolo di studio, è parametrato a quello dirigenziale”.


DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267

“Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”

                              Articolo 90
        Uffici di supporto agli organi di direzione politica 
 
1. Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e  dei  servizi  puo'
prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del
sindaco,  del  presidente  della  provincia,  della  giunta  o  degli
assessori, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo
loro attribuite dalla  legge,  costituiti  da  dipendenti  dell'ente,
ovvero,  salvo  che  per  gli  enti  dissestati   o   strutturalmente
deficitari,  da  collaboratori  assunti   con   contratto   a   tempo
determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica  amministrazione,
sono collocati in aspettativa senza assegni. 
 
2. Al personale assunto con contratto di lavoro subordinato  a  tempo
determinato si applica il contratto collettivo  nazionale  di  lavoro
del personale degli enti locali. 
 
3. Con provvedimento motivato della giunta, al personale  di  cui  al
comma 2 il trattamento economico accessorio  previsto  dai  contratti
collettivi puo' essere sostituito da un unico emolumento  comprensivo
dei compensi  per  il  lavoro  straordinario,  per  la  produttivita'
collettiva e per la qualita' della prestazione individuale. 
 
((3-bis.  Resta  fermo  il  divieto  di  effettuazione  di  attivita'
gestionale anche nel caso in cui nel contratto individuale di  lavoro
il trattamento economico, prescindendo dal  possesso  del  titolo  di
studio, e' parametrato a quello dirigenziale.))