Crocetta e Baccei. Già separati in casa o c’è sotto qualcos’altro? Su una cosa sembrano d’accordo: sui tagli al personale

Fino a ieri l’altro sembrava che Crocetta avesse accettato il commissariamento (non tanto) soft voluto da Roma per il tramite dell’assessore all’economia Baccei che, in conferenza stampa aveva presentato un “pacchetto” di riforme dettate (imposte) da Roma da inserire nella prossima Finanziaria in cambio di risorse per evitare il fallimento, una serie di interventi che non risparmieranno il personale della Regione.

Del resto l’assessore in conferenza stampa era stato chiarissimo “Trovati i soldi solo fino ad aprile Senza l’aiuto di Roma, niente stipendi”.

Ma ecco che, a distanza di 24 ore dalla conferenza stampa dell’assessore all’economia Baccei, viene convocata una seconda conferenza stampa, questa colta da parte del Presidente della Regione Crocetta in cui viene dipinta una situazione economica e una linea diversa da quella prospettata da Baccei. Due discorsi diversi. Quello quasi funereo dell’assessore Alessandro Baccei, che ieri ha prospettato una situazione tragica, di paure incertezze sul futuro dei conti della Sicilia. E quello in positivo di Rosario Crocetta, che ha cercato di dispensare un po’ si speranza, mettendo al bando il pessimismo, in primis quello del suo assessore.

Ma la differenza più marcata tra i due sta nel ruolo che rivestirà Roma sui conti della Sicilia: “salvatore” per Baccei, “strozzino” per Crocetta. Renzi adotterebbe verso la Sicilia lo stesso trattamento che l’Ue riserva all’Italia.

Su una cosa i due sembrano sostanzialmente d’accordo: sui tagli al personale salvando i privilegi del “cerchio magico”:

  • segretari/ie esterni
  • gabinettisti esterni
  • consulenti esterni
  • dirigenti esterni
  • direttori esterni
  • Segretario Generale ESTERNO
  • Avvocato Generale ESTERNO

Del taglio di questi privilegi non c’è alcuna traccia anche nella nuova versione del DDL sul personale.