Il presidente di Confartigianato contro l’assessore all’economia Baccei. Gli annunci catastrofici alla vigilia di Natale frenano i consumi

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Secondo il Presidente di Confartigianato Filippo Ribisi, l’annuncio dell’assessore Baccei sui diecimila stipendi a rischio tra qualche mese, dato alla vigilia di Natale, è assolutamente fuori luogo. Così si rischia solo di frenare ulteriormente i consumi.

Se fossi un impiegato regionale -continua Ribisi – sapendo che tra quattro mesi lo stipendio sarà a rischio, invece di andare in giro a fare acquisti ci penserei due volte.

Commento

Finalmente una persona che ha capito che i dipendenti regionali sono una risorsa dal momento che in questo momento sono gli unici in grado di muovere un po’ l’economia.

Ormai, però userei il passato. I dipendenti regionali sono stati gli unici in grado di dare sostegno all’economia siciliana.

10 anni di contratti fermi e l’aumento esponenziale delle tasse anche nell’ultimo periodo (contrariamente a quanto affermato da Matteo Renzi) hanno notevolmente ridotto il potere d’acquisto dei dipendenti regionali.

Da qualche anno a questa parte la tredicesima dei dipendenti regionali serve solo per pagare le tasse e per togliere qualche debito.

E poi caro presidente di Confartigianato se i consumi in Sicilia sono crollati, ciò non è dovuto all’ultimo annuncio dell’assessore all’economia, ma ai continui attacchi che da alcuni anni a questa parte i dipendenti sono costretti a subire sia dal governo che dalla stampa che li addita come dei privilegiati. Non ultimo l’adeguamento del sistema di calcolo della pensione dei regionali a quello statale con effetto retroattivo e la perdita secca di circa 400 euro sul futuro assegno di pensione.

Se fosse al nostro posto, dott. Ribisi, non cercherebbe (impresa quasi impossibile) di mettere qualcosa da parte per non fare la fame nella vecchiaia?

Per risparmiare senza licenziare vorrebbero portare i dipendenti regionali sotto la soglia di povertà

Baccei
Tratto da BlogSicilia

Per sopravvivere la macchina regionale deve tagliare perché le entrate non bastano a pagare le spese correnti ad iniziare dagli stipendi.

La strategia sulla quale ci si muoverà è abbastanza definita, più definita dei conti stessi. Primo passo quello che Baccei chiama adeguamento ai parametri nazionali. Insomma cancelliamo norme regionali ed autonomia che ormai rappresentano privilegi per il mondo e con essi cancelliamo le differenze retributive e pensionistiche quali che fossero i motivi che hanno portato alla loro nascita. Lo stesso principio costituzionale del ‘diritto acquisito’ sembra superato dai fatti. Il diritto acquisito non esiste più.

Dunque adeguamento ai parametri nazionali che significa cancellazione di 800 postazioni di dirigenti con relative indennità alla Regione, taglio del Famp e dunque nessuna indennità da piano di lavoro ai regionali; taglio dei permessi sindacali del 50%, taglio sui livelli di retribuzione delle pensioni fino all’adeguamento col sistema nazionale ovvero circa 400 euro in media in meno ai pensionati con riduzioni più consistenti per i pre pensionati e meno consistenti per chi è andato via a fine carriera.

Così facendo il risparmio, però, non sarà elevatissimo. Dunque ricorso ai prepensionamenti. 2800 alla Regione ma con i parametri statali dunque con una riduzione anche del 33% sui livelli retributivi. Non basta. Bisogna recuperare almeno altri 7000 e più stipendi. Quindi prepensionamenti anche fra i precari, taglio di tutti i contratti esterni delle partecipate (e questo vuole dire taglio di posti di lavoro anche se non si può dire), prepensionamenti fra i forestali (essendo stagionali con uno stipendio in media se ne pagano 15 quindi i conti fateli voi).

Un vero e proprio massacro! per risparmiare diecimila stipendi senza licenziare si potrebbe portare sotto soglia di povertà 30/35 mila siciliani. ma d’altronde non c’è alternativa. Per quadrare solo questi primi 4 mesi del 2015, anche di questo Baccei non fa mistero, si è dovuti ricorrere ad artifici di bilancio che lui stesso ammette “se fossi un revisore dei conti dubito che farei passare questa impostazione”.