Visita fiscale. Obbligo di reperibilità del lavoratore. Conseguenze in caso di assenza

La reperibilità nei confronti del medico dell’Inps, per la cosiddetta visita fiscale o di controllo, è un vero e proprio obbligo per il dipendente che, in mancanza di valide ragioni, potrà incorrere non solo in conseguenze di tipo economico sulla retribuzione, ma anche disciplinari, sino al licenziamento. Vediamo, dunque, in questa sintetica scheda, cosa succede se il medico fiscale non trova il malato a casa e quest’ultimo non è in grado di fornire valide ragioni.

La Regione senza un euro chiede aiuto all’Ars per pagare i consorzi di bonifica

I soldi dell'Ars per i consorzi di bonifica
Giornale di Sicilia del 1 novembre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

II Parlamento dovrebbe rinunciare temporaneamente a incassare otto milioni pergarantire gli stipendi di 2.200 opei Dei 160 milioni stanziati ainizio anno, almeno 8 sono disponibili. Da qui la formale richiesta all’Ars.

All’Ars stanno già facendo i conti su cosa dovrebbe essere tagliato per aiutare i consorzi di bonifica. Fatti salvi gli stipendi di deputati, personale amministrativo e portaborse, l’unica voce cancellabile dai piani del 2015 è quella del fondo pensioni.

La politica si occupa soltanto della spartizione delle poltrone mentre stanno crescendo la corruzione e il malaffare

Nel PD la guerra delle deleghe
Repubblica del 31 ottobre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Ennesima fumata nera per la nascita del Crocetta quater dopo che Lupo ha ribadito la sua indisponibilità a entrare in giunta, indicando invece formalmente il deputato etneo Anthony Barbagallo per il ruolo di assessore (al posto dell’uscente Antonio Purpura).

La mossa di Lupo blocca un complicato puzzle, perchè non si libera la poltrona di vice presidente dell’Ars che poteva essere sfruttata per compensare i delusi delle altre correnti.

A complicare il quadro c’è la posizione dei socialisti che reclamano un posto in giunta altrimenti usciranno dalla maggioranza.

Con la politica occupata a spartirsi le poltrone di governo e sottogoverno, interi settori produttivi sono allo stremo, mentre prosperano corruzione e malaffare.

L’ultima inchiesta riguarda i lavori relativi a un appalto di 26 milioni di euro. Gli indagati sono quattro. Ai domiciliari anche due dirigenti del Corpo Forestale della Regione Sicilia.