L’Ars vota l’esercizio provvisorio ma i conti non tornano

ScioperoLa Regione va all’esercizio provvisorio per due mesi dopo che l’Ars ha congelato la finanziaria. I numeri non tornano nonostante i 400 milioni di tagli decisi dal governatore. Un ennesimo buco da almeno 50 milioni rischia di materializzarsi a causa dei fondi ricevuti da Bruxelles ma non versati alle onlus dell’isola, che temono il default. E l’Europa contesta anche i soldi andati a fiere e sagre.

Una maggioranza risicata ha dato il via libera al documento che era stato clamorosamente bocciato una settimana fa. Approvato anche il “bilancio in dodicesimi”. Intanto viene stralciata dalla legge di stabilità l’articolo che prevedeva l’obbligo per gli enti regionali di avvalersi dell’Avvocatura dello Stato.

Assunti in categoria A e B i precari del comune di Monreale

Assunti precari Comune di Monreale
Giornale di Sicilia del 30 dicembre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’ars clicca sopra l’immagine

Domani entrano in servizio a tempo indeterminato: dopo circa vent’anni. Ieri a mezzogiorno i 24 ex contrattisti, 17 di categoria A e 7 di categoria B, hanno infatti siglato i contratti di lavoro a tempo indeterminato.

Dimezzati i permessi sindacali. Firmato l’accordo

Taglio dei permessi sindacali
Giornale di Sicilia del 30 dicembre 2015. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars clicca sopra l’immagine

Dal prossimo primo gennaio i permessi sindacali alla Regione siciliana saranno dimezzati e caleranno da poco più di 18 mila a 9 mila. I sindacalisti in aspettativa retribuita invece passeranno invece da 24 a 18. Il risultato è frutto dell’accordo tra governo e sindacati raggiunto ieri all’Aran.

La proposta del governo non è stata però firmata da tutti i sindacati che sulla scelta si sono spaccati: il via libera al taglio è arrivato dai Cobas Codir, dalla Cisl, dal Sadirs e dal Dirsi. Non hanno firmato l’accordo Cgil e Uil, Siad a Ugl. La spaccatura è legata soprattutto alla richiesta da parte di Cgil e Uil di inserire nell’accordo una richiesta perentoria di scegliere le Rsu, le rappresentanze sindacali unitarie, alla Regione.

La pensione si allontana per l’aumento della speranza di vita ma, intanto, si muore di più. Impennata nel 2015

Pensione più lontana nel 2016
Il Sole 25 Ore del 29 dicembre 2015
Con l’adeguamento della speranza di vita, dal 1° gennaio 2016 occorrerà lavorare 4 mesi in più per andare in pensione. Sono, infatti, aumentati di 4 mesi i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici (requisito età anagrafica e/o contributivo).
 
Di fatto, però, l’Istat ha certificato un rilevante aumento della mortalità 2015.

Come durante la guerra, ma senza la guerra. Come se vivessimo sotto i bombardamenti. Uno studio interroga e preoccupa esperti in mezza Italia: nel 2015 il numero di morti nel nostro Paese è salito dell’11,3%. In un anno significherebbe 67mila decessi in più rispetto al 2014 (ad agosto sono già 45mila), per un incremento che davvero non si vedeva da decenni. I dati del bilancio demografico mensile dell’Istat raccontano qualcosa di abnorme, che già impegna i demografi e presto, quando saranno note le fasce di età e le cause, darà molto da lavorare anche agli esperti della sanità.

Renzi sbandiera la ripresa ma i negozi continuano a chiudere

Renzi. L'Italia cresce
Giornale di Sicilia del 28 dicembre 2015

Secondo Confesercenti “continua ad avanzare la desertificazione di attività commerciali e pubblici esercizi nei centri urbani”. Secondo le stime dell’Osservatorio, anche quest’anno il bilancio tra aperture e chiusure di negozi, bar e ristoranti sarà in rosso, con un saldo negativo di oltre 29mila imprese. Un crollo meno grave di quello registrato nel 2014 (-34mila), ma comunque peggiore delle attese.

Del resto se non si rinnovano i contratti dei dipendenti pubblici (nella migliore delle ipotesi verranno erogati 5 € pro capite); se aumenta il numero delle famiglie in difficoltà; se la disoccupazione, specie giovanile, resta a livelli record; se, la pressione fiscale resta tra le più alte d’Europa (la finta abolizione dell’Imu è abbondantemente compensata dall’aumento di altre tasse e balzelli), come fanno a ripartire i consumi? Purtroppo i ciarlatani e venditori di pentole e tappeti che in questi ultimi anni si sono succeduti al governo lo sanno benissimo, ma cercano di vendere un po’ di fumo per incantare gli elettori per essere rieletti.

Licenziamento disciplinare per condotta illecita fuori dal lavoro

Sbaglia chi ritiene che il licenziamento disciplinare (ossia “per giusta causa”, nei casi più gravi, che avviene senza preavviso, oppure “per giustificato motivo soggettivo” nei casi meno gravi, con il preavviso) consegua solo a condotte poste in essere dal dipendente sul luogo di lavoro. Il rapporto di fiducia con il datore di lavoro si può spezzare anche fuori dall’ambiente lavorativo per azioni poste dal dipendente in altri contesti, durante la vita privata….continua a leggere

L’immancabile Milleproroghe. Il provvedimento introdotto nel 1993 è diventato un appuntamento fisso

Forse nessuno immaginava che il «milleproroghe» sarebbe diventato un appuntamento ineludibile. Di che cosa si tratta, lo dice la parola stessa: è un provvedimento che rinvia, solitamente di anno in anno, scadenze che lo Stato ha fissato con legge ma che non riesce o non può rispettare. In molti casi una clamorosa certificazione di inefficienza amministrativa, diventato però negli anni un comodo vagone sul quale caricare anche le marchette (e certe carinerie ad personam) per cui non si è trovato posto nella finanziaria o un ottimo strumento per piazzare qualche toppa qui e là.

Aumenti e promozioni per i dipendenti regionali…. Ma si tratta della regione autonoma Friuli Venezia Giulia

Friuli Venezia Giulia. Aumenti e progressioni per i regionali
Il Piccolo di Trieste del 27 dicembre 2015. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

L’accordo Regione-sindacati sul fondo 2015 per l’area non dirigenti è in dirittura d’arrivo. Potrebbe essere siglato già domani. Perché, pur essendoci alcuni nodi ancora da sciogliere sulle decorrenze, l’intesa sulle risorse c’è tutta: a disposizione dei dipendenti di Palazzo, complessivamente, 4.152.000 euro.

Più o meno 2,7 milioni di euro per la premialità e 1,4 milioni per le progressioni orizzontali: ne sarebbero interessati 900 dipendenti.

Breve chiosa

Ho letto più volte l’articolo ma non ho notato alcun commento, neppure una sfumatura polemica, da parte del giornalista circa l’opportunità di concedere aumenti e benefit ai dipendenti regionali. L’autore dell’articolo si è limitato a riportare i termini dell’accordo.

Manca, poi, l’editoriale del “tribuno” di turno che aizza i cittadini nei confronti dei lavoratori. Ormai mi sono fatto la mia idea: in Sicilia si tratta di articoli “commissionati”.

Ma perchè questo accanimento nei nostri confronti?