È possibile ridurre i diritti quesiti?

Possibile ridurre i diritti quesiti
Il Sole 24 Ore del 22 novembre 2015. Per visualizzare l’articolo clicca sopra l’immagine

La Corte Costituzionale, con sentenza 216/2015. ha stabilito i limiti entro i quali è consentito al legislatore intervenire su diritti soggettivi perfetti (diritti quesiti) in senso sfavorevole agli interessati.

Tali limiti sono:

  1. sopravvenienza di interessi pubblici che esigono interventinormativi diretti a incidere peggiorativamente su di essi;
  2. le disposizioni introdotte non devono trasmodare in regolamento irrazionale;
  3. non si può frustrare l’affidamento dei cittadininella sicurezza giuridica quale elemento fondamentale dello Stato.

Licenziamento per scarso rendimento nella pubblica amministrazione

Licenziamenti per scarso rendimento del personale più semplici e veloci, grazie all’utilizzo di un iter più snello, simile al procedimento disciplinare per i lavoratori privati: questo è uno degli obiettivi della Riforma della Pubblica Amministrazione, attualmente allo studio, nota anche come Riforma Madia.

Con la Riforma Madia saranno, invece, conferiti poteri più ampi al dirigente, ed una procedura più semplice per il licenziamento per scarso rendimento.
Previsioni sicuramente giuste nel loro contenuto, in quanto volte a punire chi percepisce lo stipendio a fronte di un impegno molto scarso, ma che, molto probabilmente, si presteranno a distorsioni interpretative, qualora si lasci un’ampia discrezionalità al dirigente di turno.

Insomma, paradossalmente la norma potrebbe lasciare i furbetti impuniti, e punire chi, invece, ha come unica colpa quella di non essere gradito al proprio superiore.

 

Approvato il prelievo forzoso dai nostri conti correnti bancari

EuroIl ‘bail in’, il salvataggio delle banche ad opera di azionisti e creditori, arriva anche in Italia. La Camera ha approvato la legge di delegazione europea con 270 voti favorevoli, 113 contrari e 22 astenuti.

La norma stabilisce che dal 2016 i problemi degli istituti di credito andranno risolti dall’interno, non con interventi esterni, anche ricorrendo ai depositi superiori ai 100mila euro, oltre che agli azionisti e agli obbligazionisti meno assicurati. Fonte: Lavorofisco – continua a leggere