Le nascite sono ai minimi storici. Servirebbero politiche per la famiglia ma il governo continua a tagliare il welfare

Il Manifesto del 7 marzo 2017. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Il Fondo nazionale per le Politiche sociali è stato tagliato da 313 a 99 milioni. Il Fondo per la non autosufficienza da 500 a 450 milioni. Lo ha deciso la conferenza Stato-Regioni il 23 febbraio scorso per rispondere all’imperativo dell’equilibrio di bilancio. Una decurtazione monstre. Con questa voce si finanziano gli asili nido, si aiutano le famiglie in difficoltà, si garantisce l’assistenza domiciliare e la sopravvivenza dei centri antiviolenza.

Mai così poche nascite in Italia e il Sud continua a svuotarsi di giovani

Avvenire del 7 marzo 2017 – Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

L’Italia all’inizio del 2017 segna un meno 86mila: la popolazione in un anno è diminuita scendendo a 60 milioni e 579mila. Una crisi inarrestabile causata prima di tutto dal calo delle nascite scese a 474mila nel 2016. Un nuovo record negativo dopo quello del 2015 quando i neonati erano stati 486mila, che ha come conseguenza primaria l’invecchiamento della popolazione. In particolare diminuiscono i cittadini italiani che scendono a 55 milioni e 551mila segnando un meno 89mila.

Non solo gli under 40 continuano a fuggire all’estero. Sono 115mila gli italiani che hanno preferito lasciare il Paese, soprattutto giovani e residenti nelle regioni meridionali, segnando più 12,6 rispetto al 2015. Un numero triplicato in sei anni dai 40mila del 2010.

Perché non si riesce ad invertire la tendenza? Per il Codacons le motivazioni sono principalmente economiche: mantenere un figlio, dicono dall’associazione a tutela dei consumatori «costa 10mila euro all’anno».