La Finanziaria si blocca ancora. Stop per la sfida sugli immobili
La Finanziaria si blocca ancora, per il quinto giorno consecutivo. Crocetta e il Pd sono rimasti sotto scacco per il no dell’opposizione a una norma che si è rivelata essere il cardine su cui ruota tutta la manovra dal punto di vista contabile.
E’ la norma che prevede il riacquisto da parte della Regione degli immobili che la stessa Regione ha venduto 10 anni fa alla Pirelli Re per far cassa. Si tratta di una quarantina di palazzi, in molti casi poi riaffittati perché vi hanno sede gli assessorati, che adesso verrebbero riacquistati a un prezzo di 170 milioni (ma c’è anche un mutuo da un centinaio di milioni accesso dieci anni fa che l’acquirente dovrebbe accollarsi).
E’ un’operazione che ha irritato i sindacati dei regionali, che temono il depauperamento delle risorse che servirebbero a garantire le pensioni. I Cobas Codir lo hanno illustrato così: “Si vuole imporre al Fondo Pensioni di acquisire subito beni per 170 milioni appartenenti a un Fondo immobiliare (FIPRS – Previos) di cui la Regione è proprietaria al 35%, al 32,62% Trinacria Capital (Intesa, Unicredit, NATIXIS), al 32,38 % Sicilia Investimenti (Intesa e Unicredit): consentendo così anche agli altri soci privati (istituti bancari) di realizzare immediatamente a scapito del Fondo pensioni che avrebbe l’obbligo dell’acquisto.