Il burden sharing, introdotto tre anni fa per chiamare azionisti e obbligazionisti delle banche a ripianarne le perdite, chiudendo il decennio dei salvataggi pubblici che svenarono mezza Europa (ma non l’Italia), «non viola il diritto dell’Unione ». Tuttavia gli Stati membri, in casi di grave pregiudizio per la stabilità, possono evitare il salasso agli investitori privati: se prima convincono la Commissione europea che la soluzione scelta rispetta le norme della concorrenza interna.
Con questa sentenza, piuttosto salomonica, ieri la Corte di giustizia del Lussemburgo ha disciplinato il caso sollevato dalla Corte costituzionale slovena. La decisione, attesa in Italia alla luce del negoziato in corso da due settimane con Bruxelles sul caso Monte dei Paschi.
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