Blocco dei contratti e della vacanza contrattuale. Altro che pillola amara. La legge di stabilità per gli statali è una supposta

Mentre la legge di stabilità prevede la rivalutazione delle pensioni fino a sei volte il minimo (3mila euro lordi)…..Legge di stabilità, indicizzazione delle pensioni solo fino a sei volte il minimo….per i dipendenti pubblici arriva un nuovo blocco della contrattazione fino a tutto il 2014 con in più la novità che l’indennità di vacanza contrattuale per il biennio 2013-2014 andrà perduta.

Prorogato fino al 2018, ma con maglie più larghe rispetto alla legislazione vigente, anche lo stop al turn over, che seguirà il seguente decalage: assunzioni al 40% dei ritiri per l’anno 2015, al 60% per l’anno 2016, al 80% per l’anno 2017….Legge di stabilità, pubblico impiego: un altro anno senza contratto e turn over prorogato al 2018….

Famp, vacanza contrattuale e mensa. Il punto della situazione

Ricevo numerose richieste da parte di colleghi che chiedono notizie su famp, mensa e vacanza contrattuale. In una pubblica amministrazione ormai priva di certezze, vi invito a prendere tali informazioni con il beneficio di inventario.

Famp

Da ieri, dopo la sottoscrizione della relazione di accompagnamento da parte del Commissario dell’Aran, l’ipotesi di accordo famp dovrebbe trovarsi in Giunta per l’apprezzamento. L’accordo è stato inviato anche alla Ragioneria Generale per il visto di congruità. Solo successivamente si potrà procedere alla liquidazione dell’anticipazione e alla suddivisione delle somme ai dipartimenti per le contrattazioni.

I tempi non dovrebbero essere molto lunghi (se il patto di stabilità non ci mette lo zampino).

Vacanza contrattuale

Entro fine anno dovrebbero liquidare il residuo della vacanza contrattuale 2010-2011. L’importo mancante è quello relativo all’anno 2012 che non è stato liquidato, nonostante le somme fossero accantonate, per problemi legati al patto di stabilità.

Mensa

Sembrerebbe, invece, più complicato del previsto il percorso che dovrebbe portare all’erogazione del ticket mensa. Quando sembrava che la procedura si stesse avviando alla conclusione, pare sia insorta qualche complicazione.

Ovviamente la pressione del sindacato, per la liquidazione di suddette spettanze, è costante.

Il Segretario Generale dell’Ars in pensione a 57 anni e con 12mila €

Quello che mi lascia più perplesso non è tanto l’entità dell’importo dell’assegno mensile, quanto il fatto che lasci il servizio a 57 anni di età.

Si possono fare 2 ipotesi: o l’Ars ha un regime pensionistico autonomo e privilegiato (cosa molto probabile) rispetto al resto dei dipendenti pubblici, o il Segretario Generale ha raggiunto i 42 anni e 5 mesi di contributi accettando la penalizzazione prevista dalla riforma Fornero (Sulla quota retributiva del trattamento pensionistico relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente al 1° gennaio 2012 è applicata una riduzione pari a 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni; tale riduzione è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni (ovvero rispetto ai 60 anni di età). Nel caso in cui l’età al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale è proporzionale al numero dei mesi).

Tomasello andrà in quiescenza con una maxi-buonuscita, ancora non calcolata dagli uffici ma che non sarà inferiore a 1,5 milioni di euro, visto che viene erogata in base all’ultimo stipendio che è stato di oltre 13 mila euro per sedici mensilità.

Nuovo terremoto alla Formazione

Si indaga su misteriosi prelievi di denaro. Due milioni di euro per i quali mancano le pezze d’appoggio. Si sospetta possano essere serviti per pagare politici e burocrati.

Precari. Un emendamento approvato dal Senato prevede la trasformazione da tempo determinato a indeterminato

Stabilizzazione diretta senza concorso per i precari storici della p.a. che hanno superato i concorsi previsti dalla «Finanziaria Prodi».

Lo prevede un emendamento al decreto p.a. 101/2013 approvato dal Senato che rispolvera la chance prevista dalla Finanziaria 2007: la trasformazione da tempo determinato a indeterminato.

Il testo, infatti, introduce un nuovo comma 6-quater all’art. 4 (leggi il testo del DDL approvato dal Senato), ai sensi del quale «per gli anni 2013, 2014 e 2015, le amministrazioni pubbliche che hanno proceduto, ai sensi dell’articolo 1, comma 560, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a indire procedure selettive pubbliche per titoli ed esami, possono, in relazione al proprio effettivo fabbisogno e alle risorse finanziarie disponibili, procedere alla stabilizzazione, a domanda del personale non dirigenziale di cui all’articolo 1, comma 558 della legge citata, dei soggetti assunti con contratto di lavoro a tempo determinato sottoscritto a conclusione delle procedure selettive precedentemente indicate, che hanno maturato, alla data di entrata in vigore del presente decreto, almeno tre anni di servizio alle proprie dipendenze negli ultimi cinque anni».

Precari PA. Per CGIL, CISL e UIL «70mila a rischio»

  • L’Unità – Precari Pubblici senza soluzione: «70mila a rischio» Download PDF 

Non piace affatto ai sindacati la nuova formulazione del decreto legge sulla pubblica amministrazione votata giovedì dal Senato.

A loro avviso, il problema dei precari resta aperto e ora a rischio sono 70mila posti di lavoro. «Dopo dei piccoli passi in avanti e il recepimento di alcune nostre proposte il voto in Senato ha spazzato via ogni dubbio: non c’è la volontà politica di risolvere il problema del precariato nella pubblica amministrazione e quanto avvenuto in commissione bilancio del Senato, ne è una chiara dimostrazione».

Questa la denuncia dei segretari generali delle categorie del lavoro pubblico di Cgil, Cisl e Uil, Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa). I sindacati parlano di un «gioco di prestigio, peraltro goffo».

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