“La Sicilia è quasi fallita”. Lo Bello chiede l’intervento di Monti che, però ha i suoi grattacapi

Ivan Lo Bello lancia l’allarme: “La Sicilia è quasi in default e rischia di diventare come la Grecia”. Poi l’appello: “Il governo nazionale intervenga, prima che sia troppo tardi”.

Ci sarebbe da chiedersi dov’era Confindustria quando l’ARS approvava negli anni passati bilanci diciamo “discutibili”.

Monti, intanto, ha i suoi bei problemi (che, se dovesse continuare così, diventeranno presto i nostri). Lo spread vicino a 490. Fmi, rallenta l’andamento economico

Intervista al neo assessore Vecchio

Forestali e precari sconcezze regionali che devono finire

L’intervista (tratto da “La Sicilia” del 16 luglio 2012)

Tony Zermo
Catania. «Non so se è in mio potere poterlo fare, ma martedì andrò a cercare il comandante della Guardia di finanza e il comandante generale dei carabinieri per vedere come avviare una seria indagine patrimoniale dei forestali». Lo afferma Andrea Vecchio, assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità.
Perché? (altro…)

In Spagna dilaga la protesta ma Rajoy taglia le tredicesime anche ai deputati

Situazione insostenibile, il premier iberico annuncia un piano di risparmio da 65 miliardi in due anni che coinvolge anche le alte cariche pubbliche. Scontri coi minatori a Madrid: 76 feriti.

Speriamo che da noi non si arrivi a tanto.

Ma, se dovesse accadere, Monti avrebbe le palle per tagliare anche le tredicesime dei deputati o, come al solito, pagheremo i soliti fessi?

Lombardo scrive al direttore di “Libero” Maurizio Belpietro

QUI IN SICILIA OGNI SPRECO HA IL SUO PERCHE`

La difesa del governatore Lombardo «Ho provato a tagliare qualcosa ma lo Statuto mi lega le mani»

di RAFFAELE LOMBARDO*

(articolo tratto dal quotidiano “Libero” del 15 luglio 2012)

Egregio Direttore,

l`ampia attenzione dedicata dal Suo Giornale alla mia Regione richiederebbe altrettanto spazio, non solo per correggere alcuni dati non corrispondenti al vero, ma soprattutto per spiegare l`origine e il motivo di tante scelte accumulate nei decenni precedenti che hanno prodotto, e questo è indiscutìbile, conseguenze dirompenti per l`economia e la società siciliana. Sono purtroppo errati i dati da Voi riportati sulla consistenza del personale (che oltre ad essere inferiore di numero rispetto a quanto riportato è anche, per più di un terzo, impegnato in attività di competenza dello Stato nel resto del Paese, funzioni che solo in Sicilia sono a carico della Regione come ad esempio soprintendenze dei beni culturali, musei, parchi archeologici, geni civili, uffici del lavoro, corpo forestale, uffici della motorizzazione civile), così come sono errati i dati sulla spesa corrente, parziali quelli sul pronunciamento della Corte dei Conti. (altro…)