Finanziaria regionale. Filtra qualche indiscrezione sul personale

Fondo salario accessorio personale con qualifica dirigenziale

  1. A decorrere dal 1° gennaio 2013 l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale con qualifica dirigenziale costituenti il fondo di cui all’art. 66 C.C.R.L. 2002/2005,  come determinato ai sensi dell’art. 1 comma 8 della L.r. 9/2012, è ridotto del venti per cento.
  2. A decorrere dal 1°  gennaio 2013 al personale con qualifica dirigenziale dell’amministrazione regionale,  e degli enti di cui all’art. 1 L.r. 10/2000 si applica l’art. 9, comma 32, del D. L. 78/2010 convertito nella legge 122/2010. Resta fermo che, nelle ipotesi di cui al sopra citato articolo 9 D.L. 78/2010, al dirigente viene conferito un incarico corrispondente alla fascia giuridica di appartenenza.
  3. Le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano con le medesime decorrenze agli enti, aziende ed istituti sottoposti a vigilanza, tutela o controllo dell’Amministrazione regionale o che,  comunque, beneficiano di trasferimenti a qualunque titolo a carico del bilancio regionale, comprese le società a totale o maggioritaria partecipazione pubblica, anche se applicano un contratto diverso dal C.C.R.L.

 Riduzione organico

  1.  In coerenza con i principi  e le finalità dell’art. 2 del decreto-legge 06.07.2012, n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 07.08.2012, n.135, viggono per il quadriennio 2013-2016, per il personale dell’Amministrazione regionale, i requisiti anagrafici e contributivi per l’accesso al trattamento pensionistico in base alla disciplina vigente prima dell’entrata in vigore dell’art. 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
  2. Il requisito minimo di età anagrafica per l’accesso al trattamento pensionistico con il cosiddetto sistema delle quote, di cui alla tabella 2B” della legge 23 agosto 2004, n. 243 e successive modifiche ed integrazioni, è fissato in 60 anni e 3 mesi.
  3. Nelle more della rivisitazione e riorganizzazione dell’Amministrazione regionale, la dotazione organica del personale di cui all’art. 5 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10 e all’art. 51, comma 2, della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11, è ridotta in numero pari ai soggetti che vengono collocati in quiescenza in attuazione delle previsioni di cui al precedente comma 1.
  4. Ai fini della liquidazione e dei tempi di erogazione dell’indennità di buonuscita comunque denominata, limitatamente al personale destinatario delle superiori disposizioni, i termini previsti dall’art. 3 del decreto-legge 28.03.1997, n. 79, convertito con modificazioni dalla legge 28.05.1997, n. 140, e dall’art. 1, comma 22, del decreto-legge 13.08.2011, n. 138, convertito con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della legge 14.09.2011, n. 148, sono  incrementati di ulteriori 12 mesi.

Finanziaria. Il Governo presenta un maxi emendamento

Introduzione dei ticket sui ricoveri. Gestione centralizzata delle utenze necessarie per il funzionamento degli uffici regionali.  Taglio del 20% delle risorse del trattamento accessorio del personale dirigenziale. Ci sono i fondi per la proroga dei precari degli enti locali fino al 31 luglio e le risorse per i comuni. Trovati i fondi anche per i precari della Protezione civile, del dipartimento acque e rifiuti e per i dipendenti dei Consorzi di bonifica.

Bilancio. Sacrifici (non) per tutti. E le (cinque) stelle stanno a guardare…

Nel bilancio sacrifici ma non per tutti.

Crescono, infatti, le spese, rispetto alla precedente bozza di bilancio, della Presidenza della Regione. Solo per i gabinetti e gli uffici alle dirette dipendenze del governatore, la spesa si impenna dai 343 agli oltre 2,4 milioni di euro. La maggior parte dei quali dovute allo stanziamento di quasi due milioni per “la pubblicizzazione e la pubblicazione di argomenti riguardanti la Regione siciliana”. Ma crescono (da 5 a 25 mila euro) le spese per pareri, studi e incarichi speciali, spuntano 50 mila euro per la “propaganda dell’autonomia”, aumentano le uscite per i consulenti del Presidente (da 70 a 100 mila euro), così come quelle per il cerimoniale (da 150 a 700 mila euro). La nota di variazione prevede addirittura il raddoppio (da 50 a 100 mila euro) del capitolo riferito ai cosiddetti Fondi riservati. Crescono anche le spese per le missioni della scorta del presidente (da 222 a 300 mila euro), ma in compenso scendono quelle per i viaggi del governatore (da 100 a 65 mila euro).

Una manovra attenta a non toccare……gli evasori fiscali

Mentre noi, additati come privilegiati, siamo arrivati al punto di vergognarci a dire che siamo dipendenti della regione siciliana, gli evasori fiscali (commercianti, liberi professionisti e, naturalmente idraulici, elettricisti, imbianchini, etc.) che rientrano tra le categorie svantaggiate, ci guardano con disprezzo e vorrebbero vederci tutti licenziati, ma, intanto, girano in suv.

Ecco alcuni dei tagli sul personale.

Tagli ad auto blu e ai compensi dei dirigenti.

Chiusi tre dipartimenti regionali.

L’erogazione delle somme che spettano, come “arretrati” al personale della Regione (forse gli arretrati della vacanza contrattuale 2010-2011?), viene posticipata al 2014.

Prevista anche la modifica del trattamento pensionistico, che viene uniformato a quello nazionale (nei prossimi giorni vedremo meglio di cosa si tratta).

E a proposito di pensionati, quelli che verranno chiamati a svolgere incarichi per la Regione, riceveranno il 50% del valore dell’indennità.

Approvato nella notte l’esercizio provvisorio. Eliminata la quota precari nelle aziende private

l Parlamento siciliano chiude i lavori alle due del mattino e approva il documento finanziario per i prossimi quattro mesi e la proroga dei contratti di 25mila precari di Regione ed enti locali e gli Ato idrici.Votano a favore anche i deputati di Cinque Stelle.

Dopo un confronto con il Commissario dello Stato è sparito, invece, il vincolo per le imprese che vinceranno appalti della Regione o degli enti locali. Queste non saranno più costrette ad assumere i precari.

Tagli e sacrifici per tutti ma non per gli evasori i deputati dell’Ars

Il governo regionale presieduto da Crocetta ha approvato una manovra “lacrime sangue”.

Il contributo più grosso, come al solito, lo pagano i dipendenti regionali, prima come dipendenti (taglio del salario accessorio per i dirigenti….Il taglio del salario accessorio del 20% sarà immediato per i dirigenti della Regione, taglio del famp per il comparto, oltre al mancato rinnovo dei contratti), e, poi, come come cittadini.

La manovra targata Crocetta ha, infatti introdotto un ulteriore balzello sulla sanità….Sanità, in Sicilia ticket per ricette e ricovero…., che prevede il contributo di 1 euro per le ricette mediche (che colpisce tutti tranne chi ha diritto all’esenzione) e un contributo di 10 euro al giorno per i redditi superiori a 50 mila euro LORDI e 25 euro per i redditi superiori a 100 mila euro per i ricoveri ospedalieri.

“Chiediamo sacrifici a tutti i siciliani, salvaguardando le fasce più deboli”, tengono a precisare l’assessore all’economia Luca Bianchi e il presidente Crocetta…..La Regione aumenta i ticket “Aiuteremo le fasce deboli”….

E chi sarebbero le fasce più deboli che verranno salvaguardate da Crocetta?

A parte quei pochi o tanti casi di chi non ha nessun tipo di sostentamento perchè disoccupato totale o di chi è sottoccupato, le fasce deboli salvaguardate da Crocetta sono, naturalmente, tutti coloro che evadono le tasse, in testa commercianti, liberi professionisti (soprattutto medici) e, naturalmente idraulici, elettricisti, imbianchini, etc.

A queste “fasce deboli” si aggiunge, naturalmente, “la casta”.

I tagli delle indennità dei consiglieri regionali (che da noi si chiamano deputati) si sono fermati sullo stretto. Dal primo gennaio tutte le regioni applicheranno le decurtazioni previste dal decreto Monti con indennità pari a 6.200 euro per i residenti e 7.400 per i non residenti ma nella Sicilia della rivoluzione crocettiana il decreto Monti resta inapplicato anche se il decreto stesso prevede la sua applicazione anche nelle regioni a statuto speciale….L’Ars rinvia i tagli ai deputati In Sicilia il decreto Monti non vale….

Presidente, grazie di cuore per la tua “rivoluzione”.

Approvato in Giunta l’esercizio provvisorio domani (oggi) andrà in aula il ddl per l’approvazione

L’Assemblea regionale siciliana è convocata per sabato 29 dicembre ore 15.

All’esercizio provvisorio sarà agganciata anche la proroga dei precari degli enti locali, che sarà dunque intanto fino ad aprile: gli ulteriori tre mesi previsti inizialmente arriveranno con l’approvazione della finanziaria.

La manovra prevede tagli tra il 30 e il 40 per cento su tutte le spese degli assessorati, con eccezione delle somme per le retribuzioni e per le cure sanitarie.