Terremoto ai vertici della Regione. I dirigenti generali di terza fascia potrebbero essere illegittimi!

DirigenteUna tempesta potrebbe essersi abbattuta sull’alta dirigenza della Regione siciliana.

Il tribunale amministrativo della sicilia pare abbia respinto il ricorso contro la nomina di Patrizia Monterosso presentato da Salvo Taormina e Alessandra Russo per “carenza d’interesse”. 

A seguito di questa sentenza si profila un terremoto, perché, secondo i giudici del Tar, i due autori del ricorso non dovrebbero essere ‘interessati’ alla nomina in quanto non avrebbero i titoli per essere nominati dirigenti generali! Motivo: sono dirigenti di ‘terza fascia’ e, di conseguenza, non nominabili. A meno che non abbiano superato un concorso per passare nella seconda fascia. Concorsi che, inspiegabilmente, non sono mai stati banditi.

Il Silenzio inadempimento della P.A. e la sua impugnazione innanzi al TAR

Il silenzio della pubblica amministrazione rientra tra le materie di competenza del Diritto Amministrativo ed indica quel comportamento inerte della P.A. che si manifesta nelle ipotesi in cui quest’ultima non risponda espressamente ad una richiesta del privato, nonostante il decorso del tempo.

Dal Tar Sicilia “stop” ai concorsi riservati ai precari nei Comuni

LA SENTENZA, DEPOSITATA IL MESE SCORSO, HA ANNULLATO UN BANDO DEL COMUNE DI CALTANISSETTA. NIENTE POSTI ‘CONFEZIONATI’ PER IL PERSONALE PRECARIO. IL BANDO DOVRA’ ESSERE RIFATTO. E DOVRA’ ESSERE APERTO A TUTTI I DISOCCUPATI E AGLI STESSI DIPENDENTI INTERNI DEL COMUNE CHE HANNO I TITOLI. SBAGLIAMO, O STANNO VENENDO MENO I PRESUPPOSTI PER ‘STABILIZZARE’ I PRECARI DELLA REGIONE SICILIANA?

Mentre il Parlamento siciliano si accinge a prorogare i contratti ai circa 30 mila precari degli enti locali, con l’impegno di procedere alla loro ‘stabilizzazione, vale la pena di segnalare una sentenza del Tar Sicilia (Tribunale amministrativo regionale) che si occupa proprio di una vicenda di precariato. Vediamo, per sommi capi, di che cosa si tratta….continua a leggere 

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Il TAR di Palermo annulla concorso interamente riservato per stabilizzazione dei precari accogliendo il ricorso di disoccupati e dipendenti

Sentenza Tar annullamento avviso di selezione pubblica 44 posti Comune Caltanissetta N. 00527_2013 REG.RICCon sentenza n. 02361/2013 pubblicata il 4 dicembre 2013 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Terza), si è pronunciato definitivamente sul ricorso con il numero di registro generale 527 del 2013 contro il Comune di Caltanissetta per l’annullamento dell’avviso di selezione pubblica, per soli titoli, per la copertura di complessivi 44 posti, pubblicato sulla G.U.R.S. 28/12/2012, n. 21.

La vicenda è quella relativa al concorso bandito dal comune di Caltanissetta per stabilizzare i precari.

Il bando prevedeva l’assegnazione di un punteggio ai precari da stabilizzare pari a 1,40 per ogni mese di lavoro svolto, tanto da vanificare in pratica e precludere, tanto ai disoccupati quanto agli altri dipendenti del Comune, la possibilità di partecipare al concorso, perché si sarebbero trovati la strada sbarrata dalla somma dei punti assegnati per ogni mesi di lavoro svolto dai precari.

Il TAR, in sostanza, ha ritenuto sussistente l’interesse dei ricorrenti “esterni” aspiranti alle qualifiche poste a selezione, all’annullamento dell’intera procedura e alla conseguente futura indizione di un concorso pubblico al quale potere prendere parte.

Per i dipendenti di ruolo del Comune di Caltanissetta, invece, che aspiravano progressione verticale alla categoria “C” e “D”, il ricorso è stato dichiarato inammissibile non perché i dipendenti non fossero legittimati ad agire, ma perché non hanno dimostrato di avere il titolo di studio per l’accesso alla categoria “C”, ossia il diploma d’istruzione superiore e per la categoria “D” il possesso del diploma di laurea.

Secondo il TAR, pertanto, il ricorso va accolto e per l’effetto vanno annullati l’avviso di selezione pubblica, per soli titoli, per la copertura di complessivi 44 posti, pubblicato sulla G.U.R.S. 28/12/2012, n. 21, nonché gli altri atti presupposti impugnati nella parte in cui prevedono la possibilità dell’indizione di un concorso interno interamente riservato al personale destinatario del regime transitorio dei lavori socialmente utili di cui al fondo unico del precariato istituito dall’articolo 71 della legge regionale 28 dicembre 2004, n. 17, nonché quelli conseguenziali impugnati.

Stabilizzazione dei precari al Comune di Caltanissetta. No del Tar.

Articolo tratto da La Sicilia del 10 aprile 2013
Articolo tratto da La Sicilia del 10 aprile 2013

Il Tar di Palermo ha bloccato la selezione pubblica disposta dal Comune per la stabilizzazione di 44 precari con il mantenimento della categoria nella quale sono inquadrati attualmente. Ha infatti concesso la sospensiva della procedura già avviata accogliendo così la richiesta di altri precari che si ritengono discriminati e che hanno presentato ricorso.

La procedura per la stabilizzazione dei 44 precari è stata sospesa e non andrà avanti fino a quando il Tar non avrà emesso la sentenza nell’udienza di merito fissata per il prossimo 8 ottobre.

Se il Tar dovesse accogliere il ricorso, 17 dei 44 precari utilizzati attualmente come vigili urbani, rischiano di essere retrocessi nella categoria inferiore e di non potere essere più agenti di polizia municipale.

Il Tar Lazio dichiara illegittimi gli incarichi dirigenziali esterni

Mentre Corte dei Conti accusa gli enti locali siciliani che fanno eccessivo ricorso alle consulenze esterne mortificando la Pubblica amministrazione, con interessi personali che prevalgono su quello pubblico……Troppe consulenze esterne E sulla sanità interessi illeciti, il Tar del Lazio, con SENTENZA 21 settembre 2011, n.7481, ha dichiarato illegittimi gli incarichi dirigenziali esterni…..TAR LAZIO di ROMA – SENTENZA 21 settembre 2011, n.7481.