È così che stanno salvando la Sicilia?

Totò. Mi faccia il piacereI giudici amministrativi: “Il governo non aveva alcun motivo per revocare le nomine di Cantaro e Pellicanò”. L’Avvocatura dello Stato decide persino di rinunciare alla difesa dell’esecutivo. Un nuovo flop.

Il “caso” delle assunzioni nella Spa, già censurato dalla Corte dei conti, è racchiuso nelle 48 pagine che il Nucleo di polizia tributaria ha consegnato ai pubblici ministeri di Palermo. Accuse che coinvolgono anche sei ex assessori e l’ex ragioniere generale Pisciotta.

Nella relazione che ha accompagnato l’apertura dell’anno giudiziario, durissime le parole del presidente della sezione giurisdizionale, Luciana Savagnone, sulla vicenda degli extrabudget nella Formazione per la quale sono stati condannati in primo grado anche il Segretario generale e l’ex governatore Lombardo: “Lascia perplessi la sottovalutazione della portata da parte di chi dovrebbe curarne l’esecuzione. Quella non è una multa”.

Crocetta replica ai sindacati “Stiamo salvando la Sicilia”

Rosario Crocetta2012“Colgo con sofferenza e amarezza il fatto che le organizzazioni sindacali abbiano deciso di rompere la trattativa sulla nuova finanziaria. Il governo si è mostrato dall’inizio completamente disponibile ad accettare suggerimenti e proposte. Inspiegabilmente dopo che erano stati aperti alcuni varchi importanti per possibili mediazioni, oggi è prevalsa l’idea di respingere in toto le misure che riguardano i lavoratori, ritenendo che tutto questo vada rinviato a un disegno di legge specifico”. Così il governatore, Rosario Crocetta, replica ai sindacati che hanno proclamato lo sciopero generale del pubblico impiego per protestare contro i provvedimenti che si prfilano nella legge di stabilità regionale.

“Da due anni ci sentiamo dire a ogni finanziaria che dobbiamo sempre rinviare a un ddl organico tutte le riforme. Il risultato è che poi tali riforme non vengono fatte”.

Rottura fra Regione e sindacati: sciopero unitario il 20 marzo

Confederali e autonomi contestano la Finanziaria in cantiere: “Con questo governo ogni interlocuzione è inutile”. Sit-in martedì prossimo davanti a Palazzo d’Orleans.

Di male in peggio. Ecco l’ultima versione del DDL sul personale aggiornata al 6 marzo

Leggendo l’ultima versione del DDL (Scarica DDL sul personale – Bozza aggiornata al 6 marzo 2015si nota un accanimento senza precedenti nei confronti di una categoria i cui privilegi sono solo un ricordo di un lontano passato.

Niente viene lasciato al caso. Vengono colpite anche le pensioni di reversibilità dei dipendenti deceduti.

La nuova stesura continua a colpire sia i dipendenti che potranno andare in pensione, ma, ancor di più, coloro che resteranno in servizio.

Per coloro che opteranno per il prepensionamento, l’importo del trattamento pensionistico e previdenziale viene decurtato del 10%.

Per come è scritto il DDL, quando si parla di decurtazione del 10% “dell’importo del trattamento pensionistico e previdenziale del personale regionale“, a mio avviso la decurtazione del 10% si intende anche sulla liquidazione.

Altra norma fortemente penalizzante ANCHE PER COLORO CHE ANDRANNO IN PENSIONE CON I REQUISITI PRE FORNERO, è quella relativa all’integrazione della contingenza nello stipendio (A decorrere dalla data di pubblicazione della presente legge, al personale in servizio destinatario delle disposizioni di cui all’articolo 10, commi 2 e 3, legge regionale 9 maggio 1986, n. 21, in riferimento alla quota di pensione calcolata secondo la legge regionale 23 Febbraio 1962, n. 2, ai sensi dell’articolo 20 della legge regionale 29 dicembre 2003, n. 21, l’indennità di contingenza cessa di essere corrisposta quale assegno accessorio e viene integrata nella retribuzione che costituisce la base pensionabile).

Ecco un esempio di quanto ci si perde. A sinistra il calcolo attuale con la contingenza separata, a destra il calcolo con la contingenza integrata nella retribuzione.

calcolo-differenza-pens

A coloro che resteranno in servizio, qualora la legge dovesse essere approvata senza modifiche, verrebbe applicato, con effetto retroattivo, il trattamento statale.

Nel DDL restano, inoltre, taglio dei permessi retribuiti, decurtazione economica dei giorni di malattia e dei giorni di congedo parentale.