Tagli, la Regione via dalle sedi in affitto

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I primi preavvisi sono già arrivati ai proprietari, sono le lettere che annunciano la volontà della Regione di lasciare alcune delle sedi in affitto. Un’operazione con cui si risparmierebbero subito circa tre milioni di euro.

Nonostante sesso, droga e contrabbando, la previsione di crescita del Pil è dello 0,1%. Ma Renzi esulta?!

Basta la previsione della crescita del Pil italiano di uno stitico 0,1% per fare esultare Matteo Renzi che, attraverso i suoi ormai famosissimi tweet e la sua pagina facebook, oltre, naturalmente alla stampa nazionale e a tutti i TG, sta “vendendo” all’intero paese il successo come merito suo e delle tanto decantate riforme, a cominciare dal jobs act.

Purtroppo, però, le cose non stanno proprio così.

A partire dallo scorso mese di settembre l’Italia ha inserito nel calcolo del Pil alcune forme di economia “criminale” (contrabbando, prostituzione e droga). Leggi in proposito l’articolo che ho pubblicato a suo tempo ….Con le attività illegali il Pil salirà ma l’uscita dalla crisi è un’altra cosa…..

Se, nonostante l’inserimento di queste attività la cui stima si aggira intorno ai 30 miliardi, riusciamo a crescere solo dello 0,1%, allora ritengo ci sia poco da esultare.

I dati reali sono tutt’altro che positivi, la povertà è diventata la vera emergenza del Paese, così come le disuguaglianze e la disoccupazione.

Se noi riusciamo a esultare per un decimale raggiunto nel modo sopra descritto, cosa dovrebbe fare l’India?

Corte dei Conti. Costi della politica più alti d’Europa. Corruzione, sperperi: situazione disarmante

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I costi della politica e l’assunzione di personale nella pubblica amministrazione sono pratiche condizionate da eccessi ed abusi in Sicilia. La denuncia è contenuta nella relazione del procuratore regionale della Corte dei conti, Giuseppe Aloisio.

I costi della politica e l’assunzione di personale nella pubblica amministrazione sono pratiche condizionate da eccessi ed abusi in Sicilia. La denuncia è contenuta nella relazione del procuratore regionale della Corte dei conti, Giuseppe Aloisio, secondo il quale la politica siciliana mantiene standard di spesa superiori a quelli dei paesi europei. Rimborsi, indennità e vitalizi sono stati al centro di varie inchieste. I casi più significativi sono quelli dell’ex Provincia di Catania e dei gruppi parlamentari dell’Ars. Al presidente del consiglio e alla quasi totalità dei consiglieri provinciali di Catania è stato contestato un danno di 450 mila euro per spese di missione e di funzionamento ritenute non compatibili con le esigenze istituzionali. Tra l’altro sono state contestate forniture di giornali, tra cui un quotidiano sportivo, libri e pubblicazioni di dubbia compatibilità con le funzioni svolte dai consiglieri, gadget e migliaia di calendari. Tre mesi fa sono stati convenuti in giudizio sette capigruppo parlamentari dell’Assemblea regionale per un uso “non istituzionale” dei fondi per un danno di un milione e 925.496 euro. Quei soldi sarebbero stati spesi per cene, regali e servizi personali. E mentre sui giornali finiva l’eco degli scandali per i costi eccessivi della politica i consiglieri di un piccolo comune decidevano di aumentare del 417 per cento il gettone di presenza: un danno, ha calcolato il procuratore, di 650 mila euro circa. Altro caso emblematico, esploso in questi giorni, è quello delle numerosissime sedute delle commissioni consiliari di Agrigento. Ma non è solo la politica a costare troppo. La Procura segnala un “ricorrente spreco di risorse pubbliche” nelle procedure di assunzione di personale ma anche nel riconoscimento ingiustificato di qualifiche o livelli superiori ai dipendenti delle società partecipate dalla Regione.