Finanziaria. C’è accordo solo sulle norme “contro” il personale. Per il resto esame rinviato a lunedì

Fumata nera sulla manovra finanziaria. Dopo una maratona di otto ore la giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, ha aggiornato i lavori a lunedì prossimo. Approvate le norme ritenute essenziali dal governo e auspicate da Palazzo Chigi, tra queste l’armonizzazione del trattamento di quiescenza dei 16 mila regionali a quello dei dipendenti dello Stato, un piano di prepensionamento quinquennale e la riduzione dei costi del personale.

Chi andrà in pensione quest’anno «non riceverà alcuna penalizzazione» assicura Crocetta, chi farà domanda di prepensionamento entro la fine di quest’anno, avendo i requisiti per farlo nell’arco del quinquennio, verrà incentivato. «Gli irriducibili che pensano di fare i furbi e non faranno richiesta – afferma il governatore – ovviamente dal 2016 saranno totalmente equiparati ai dipendenti dello Stato».

Via libera ai tagli dei compensi dei consiglieri comunali, che non potranno superare il 30% delle indennità degli assessori.

Il Governo Renzi dichiara ‘guerra’ alla Sicilia. Musumeci: “Vergognosa speculazione contro una Regione in difficoltà”

Renzi a presa direttaDopo avere sottratto circa 4 miliardi di euro dalle ‘casse’ regionali in meno di tre anni (tra accantonamenti e fondi Pac- Piano di azione e coesione) e dopo avere incassato la rinuncia a quattro miliardi di contenziosi con lo Stato (atto firmato la scorsa estate dal Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, senza il parere del Parlamento dell’Isola), il Governo Renzi non è ancora sazio.  Così,  attraverso, Alessandro Baccei, l’assessore regionale all’Economia inviato in Sicilia dalla Capitale, sta cercando di imporre un ulteriore taglio di circa 400 milioni di euro a un’Isola già stremata.