Dopo che hanno rapinato i diritti maturati dei dipendenti, ora all’Aran si chiamano i sindacati

Palermo 27 maggio 2015

Hanno fanno tutto da soli, con sfrontatezza, tracotanza e impudenza.
Hanno permesso con il loro voto all’ARS, senza battere ciglio, la rapina dei diritti maturati dei dipendenti regionali in materia contrattuale e pensionistica approvando una serie di norme predisposte, in gran parte, da un assessore esterno coadiuvato da un capo di gabinetto regionale e da un funzionario direttivo fatto mettere in aspettativa da Baccei il moralizzatore e riassunto come dirigente.

Bypassando il confronto con i sindacati, hanno modificato norme riguardanti materie deputate alla contrattazione come la malattia e i permessi retribuiti, introducendo la mobilità fino a 50 km senza tenere conto della specificità siciliana con un asse viario che si sta sbriciolando e un trasporto locale fermo al dopoguerra.

E’ stato modificato con effetto retroattivo il sistema di calcolo della pensione introducendo pesanti penalizzazioni per il personale, senza tenere in alcun conto delle obiezioni, dei suggerimenti e delle proposte di modifica delle parti sociali.

Avrebbero pure predisposto un DDL correttivo, senza minimamente interpellare i sindacati, per correggere la norma approvata in finanziaria che conterrebbe un errore parlando di «trattamento stipendiale complessivo» e non di «retribuzione complessiva».

Adesso vorrebbero coinvolgere i sindacati SOLO per stabilire in contrattazione i criteri per la revoca delle dimissioni; in sostanza per stabilire a quali condizioni potere ritirare la domanda di prepensionamento con il rischio di sminuire alcune possibilità di fare dichiarare incostituzionale la norma nel suo complesso.

Nel frattempo:

  • Nessuna convocazione per rinnovo dei contratti e riclassificazione;
  • Nessuna convocazione per revisionare le indennità dei componenti degli uffici
    di gabinetto;
  • Nessuna convocazione per il famp 2015;
  • Nessuna convocazione per l’anticipazione del tfr dei dipendenti assunti dopo
    il 2001.

Se vogliono regolamentare la possibilità di ritirare le dimissioni, che continuino da soli!
Inseriscano un ulteriore articolo al DDL correttivo, qual’è il problema?

Il COBAS/CODIR ha già comunicato che non parteciperà al tavolo convocato dall’ARAN

L’ASSESSORE LEOTTA DIFENDE E MOTIVA LE SCELTE FATTE CON LA FINANZIARIA

Leotta difende la manovra
Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

«Le nonne sui pensionamenti anticipati per il periodo dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2020 su cui il governo nazionale chiede chiarimenti, consentono sia notevoli risparmi alle casse regionali che una riorganizzazione dell’apparato burocratico della Regione, con una progressiva riduzione del personale regionale». Lo dice l’assessore alla Funzione Pubblica, Ettore Leotta, che difende le scelte effettuate nella finanziaria approvata dall’Assemblea regionale. «Le disposizioni in questione devono essere considerate non quale normativa di favore, bensì – afferma – quale strumento per attuare una consistente riduzione degli organici dei dipendenti regionali e delle relative strutture organizzative, evitando al contempo di ricorrere a di chiarazioni di esubero sicuramente traumatiche.

Prepensionamenti, è scontro Roma avverte: via la norma

Prepensionamenti. Scontro con Roma
Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Conti a rischio perché senza la modifica Palazzo Chigi non verserebbe i fondi attesi per arrivare a fine anno.

L’assessore all’Economia Alessandro Baccei incontra oggi, per fornire i richiesti chiarimenti, i funzionari ministeriali che contestano la finanziaria regionale nella parte in cui, scavalcando la legge Fornero, incentiva il prepensionamento di alcune migliaia tra di dipendenti pubblici.

Norma di cui Roma chiede la modifica. Infatti, per i “tecnici” della presidenza del Consiglio, le condizioni per il prepensionamento del personale dovrebbero essere uguali per tutti e non solo per chi ne farà richiesta tra il 2017 e il 2020. Inoltre, nell’avviare la fase di riduzione del personale la Regione dovrebbe procedere alla dichiarazione di esubero, indicando in partenza il numero di quanti sono i dipendenti in eccesso.

L’Aran convoca i sindacati per stabilire i criteri per la revoca delle dimissioni. Ma il Cobas non parteciperà

Convocazione AranHanno fanno tutto da soli.

Hanno modificato con effetto retroattivo il sistema di calcolo della pensione introducendo pesanti penalizzazioni per il personale, senza tenere in alcun conto delle obiezioni e dei suggerimenti dei sindacati.

Avrebbero pure predisposto un DDL correttivo, senza minimamente interpellare i sindacati, per correggere la norma approvata in finanziaria che conterrebbe un errore parlando di «trattamento stipendiale complessivo» e non di «retribuzione complessiva».

Ora vorrebbero coinvolgere i sindacati SOLO per stabilire in contrattazione i criteri per la revoca delle dimissioni, in sostanza per stabilire a quali condizioni potere ritirare la domanda di prepensionamento.

Il Cobas/Codir ha già comunicato che non parteciperà ai lavoro per non apporre nessun sigillo a ciò che non condivide.

Convovazione Aran. Il cobas non parteciperà