Sulla Sicilia lo spettro del default….ma si continua ad assumere!!

Un debito da otto miliardi. Entrate in calo. Meno soldi da Roma. E un ricorso crescente a prestiti e mutui. Stretta in una morsa sempre più critica, l’isola rischia di trasformarsi nella Grecia nostrana. Ma la politica sembra far finta di nulla.

Complessivamente sono 42 i testimoni di giustizia siciliani da assumere, i prossimi lo saranno dopo Ferragosto. L’assunzione avviene grazie a una legge recentemente approvata.

Il Piemonte ha più debiti della Sicilia ma nessun quotidiano spara a zero sui dipendenti

Il Piemonte rischia di diventare la Grecia d’Italia. Il passivo dell’ente guidato da un anno da Sergio Chiamparino, supera infatti tra disavanzi, crediti deteriorati e indebitamento gli 11 miliardi. Cifre da default, con interessi giornalieri pari a 1,23 milioni di euro, sabati festivi e domeniche comprese. Totale annuo di 450 milioni.

Sicilia e-Servizi, accordo coi sindacati Evitato licenziamento di 59 lavoratori.Lo rendono noto le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uil

Fonte BlogSicilia

Alla vigilia della scadenza dei contratti di lavoro di Sicilia e-Servizi, la spa che gestisce la piattaforma telematica integrata della Regione Siciliana, è stata scongiurata la perdita di 59 posti di lavoro.

Dopo una lunga trattativa, si è stabilito che Sicilia e-Servizi farà fronte alle esigenze produttive attraverso contratti di somministrazione, per assicurare così il servizio di gestione delle attività informatiche delle Regione Sicilia. Lo rendono noto le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uil che hanno espresso il loro consenso alla soluzione proposta dalla società. Consenso che arriva dalle organizzazioni sindacali di categoria unicamente in quanto, in alternativa, oltre a non garantire la continuità dei servizi, alcuni dei quali afferenti alla pubblica utilità, si sarebbero persi nell’immediato posti di lavoro.

“A causa dell’incertezza di governo in cui versa la Regione in questi giorni, difficilmente si sarebbe potuta trovare una diversa e tempestiva soluzione – dicono i sindacati. – In ogni caso, la partita rimane aperta. Nei prossimi mesi, Fim, Fiom e Uilm riprenderanno il tavolo di trattativa con la società per assicurare stabilità dei servizi e certezza di lavoro”.

Un regalo a Grillo la disperata resistenza del Governatore

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QUANTI giorni dovranno passare ancora prima che Rosario Crocetta rinunci alla presidenza della Regione Sicilia? La logica vorrebbe che fossero pochi, dal momento che il governatore è ormai privo di legittimazione, messo al bando dal Pd in forme che hanno pochi precedenti. Persona non grata e quindi assente alla commemorazione di Borsellino; bersaglio indiretto ma abbastanza trasparente degli strali lanciati da Manfredi, figlio del magistrato ucciso, alla presenza del capo dello Stato, che poi lo ha abbracciato di slancio; descritto come il campione di una “antimafia di facciata” dal sindaco di Palermo, Orlando. Cos’altro deve succedere perché Crocetta capisca che il suo ciclo è finito?