Buoni pasto. Nulla dovrebbe essere cambiato (aggiornamento)

Foto a pagina interaAggiornamento

Ieri sono stato allertato da alcuni colleghi che mi hanno inviato un articolo tratto da “La Legge per Tutti” secondo cui dal 1° luglio non sarebbe stato più possibile cumulare i buoni pasto per fare la spesa.

Certamente siamo di fronte ad una amministrazione allo sbando, e ciò che ci viene detto oggi può essere smentito domani. Comunque, da informazioni assunte, Il divieto di cumulo c’è sempre stato. Si tratta di un’ipocrisia che viene ricordata di volta in volta tanto per mettersi la coscienza a posto, come l’avviso sulle sigarette “nuoce gravemente alla salute”.

L’unica modifica (favorevole) riguarda il tetto dell’esenzione dei buoni pasto elettronici che è salito a 7 €.

Conti correnti sotto la lente del Fisco per smascherare i furbi dell’isee

Entro il 30 giugno banche e operatori finanziari devono comunicare all’Anagrafe tributaria i dati sulla giacenza media di tutti i conti correnti riferita all’anno precedente. Le informazioni finiranno del data base dell’Inps e saranno utilizzate direttamente per il calcolo dell’Isee.

Chiunque deciderà di presentare la domanda per avere l’attestazione del reddito familiare, per accedere alle prestazioni sociali agevolate o avere lo sconto sulle tasse universitarie, non dovrà quindi più autocertificare l’ammontare delle somme depositate in banca, in quanto i dati saranno acquisti a monte. I dati che ora arriveranno nell’Anagrafe tributaria, verranno incrociati con quelli di chi presenta la domanda per avere l’Isee.

Di fatto, per chi farà richiesta dell’attestazione del reddito familiare sarà impossibile barare.

Ma c’è di più. I dati che arriveranno all’Entrate, saranno utilizzati anche per effettuare controlli sulle richieste Isee presentate negli anni precedenti al 2015.

I grandi economisti sostengono Alexis Tsipras. Bagnai. Tutte le balle che vi dicono sulla Grecia

Alexis Tsipras SyrizaPiketty, Stiglitz e Krugman concordano sul fatto che dalla crisi greca vi sia solo una via d’uscita: quella di opporsi ai disegni della troika. Che sta portando l’Europa alla fame e lontana dai popoli.

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KRUGMAN, PREMIO NOBEL ECONOMIA: IL GIORNO DOPO CHE LA GRECIA ESCE DALL’EURO

KrugmanPaul Krugman sul New York Times, con ancora fresca la notizia della vittoria di Podemos nelle maggiori città spagnole, torna brevemente sul tema della Grecia e della sua possibile uscita dalla moneta unica. La grande paura dell’ormai screditato establishment europeo, ragiona il premio Nobel, non è che la Grecia fallisca, ma che possa riprendersi a seguito dell’uscita dall’euro, diventando così un esempio per tutti gli altri.

La parola all’esperto. Quando Monti diceva: “La Grecia dimostra il successo dell’Euro”

Il Presidente del Consiglio incaricato Mario Monti (cropped)Il giudizio del professore sulla situazione greca lascia sbalorditi. Soprattutto per quanto era lontano dalla realtà dei fatti, nonostante il senatore a vita fosse da tutti considerato l’uomo in grado di traghettare fuori dalla crisi l’Italia, forte delle conoscenze in campo economico e comunitario che aveva potuto accumulare nella sua lunga carriera accademica.

Evidentemente, il professore non aveva ben chiaro quello che stava succedendo. Nel suo intervento a “L’infedele” disse: “Stiamo assistendo al grande successo dell’euro, e qual è la manifestazione più concreta del grande successo dell’euro? La Grecia”. Atene colava a picco e già si annusava la crisi per tutta l’eurozona, ma Monti era certo che l’esempio della Grecia fosse da seguire.

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