Quando i renziani erano contrari all’abolizione dell’Imu sulla prima casa: “Una vaccata, regalo ai ricchi, andate a fan…”

Matteo Renzi photoFonte: huffingtonpost.it

Nel Partito democratico l’annuncio di Renzi all’assemblea Pd di voler abolire la tassa sulla prima casa impone un rapido “cambiaverso” alle proprie opinioni. Il “patto con gli italiani” lanciato dal premier sabato scorso dalla vetrina dell’Expo di Milano promette un taglio delle tasse: la prima imposta che sarà eliminata, ha promesso Renzi, sarà la TASI sulla prima casa. Vale circa 4 miliardi di euro, e la sua cancellazione è stata un cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi e di Forza Italia. Non più, visto che il Partito democratico di Renzi l’ha fatta sua. Ma è sempre stato così? Pare di no.

“Che senso ha che io, con il mio reddito, non paghi l’Imu sulla prima rata?”, si chiedeva l’attuale vicesegretario del Pd Debora Serracchiani il 26 novembre 2013 durante la trasmissione Ballarò. E in effetti la linea politica del Pd sull’Imu per la prima casa non è mai stata per una totale abolizione, ma più orientata a una rimodulazione progressiva che lasciasse invariata la tassa per i redditi più alti. Ora però si cambia verso, e anche tono.

“Che senso ha che io, con il mio reddito, non paghi l’Imu sulla prima casa?”Debora Serracchiani il 26 novembre 2013 a Ballarò.

L’abolizione dell’Imu è un regalo ai ricchi. Le prime case non sono tutte uguali

“Abolire la tassa sulla prima casa è ingiusto e inaccettabile politicamente”, così – in un’intervista a ‘Repubblica’ Vincenzo Visco, 73enne ex ministro delle Finanze, replica alla volontà espressa da Matteo Renzi di abbassare le tasse a partire dal 2016. Spiega l’ex ministro: “Le prime case non sono tutte uguali. La mia casa a Roma vale circa un milione, la villa di Arcore ne varrà dieci e un appartamento in periferia vale 100 o 200 mila euro. Un fisco che tratta questi patrimoni nello stesso modo è un fisco profondamente ingiusto”.

La soluzione di Visco alla questione è comunque molto semplice: “Si potrebbe mettere un tetto che consenta di escludere dalla tassa sulla prima casa i redditi bassi. Ma abolirla per tutti non ha senso”. Quindi sottolinea: “Capisco che la destra, quando ero ministro, abbia montato una campagna sostenendo che noi eravamo il partito delle tasse. Solo perché abbiamo cominciato a colpire l’evasione. Non capisco perché dobbiamo accettare quell’accusa. Obama fa pagare le tasse ai ricchi per finanziare il welfare. Così fanno i partiti di centrosinistra in tutto il mondo. Non sbandierano slogan contro le tasse”.

Il pallino dell’ex ministro Visco è dunque l’evasione fiscale, infine un chiarimento: “E’ ovvio che ogni governo cerchi di ridurre la pressione fiscale. Ho detto che è ingiusto ridurle con quei provvedimenti. Se lo Stato rinuncia a tassare la mia casa e, conseguentemente deve ridurre la spesa per sanità e pensioni in essere, non fa un’operazione di sinistra né eticamente condivisibile”.

L’intervista a Visco è stata rilanciata sul proprio profilo Facebook dall’ex segretario del partito, Pierluigi Bersani, che spiega: “È sacrosanto ridurre il carico fiscale. Ma c’è modo e modo e bisogna finalmente discuterne sul serio. Non si vorrà certo tirare la volata al modo della destra!”. Medesimi attacchi erano arrivati da Stefano Fassina, fuoriuscito dal Pd, alla convention organizzata da Possibile.

Sciopero Sicilia e-Servizi. “Passati” gli stipendi di luglio senza i conguagli irpef, ma i problemi non sono finiti

Dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere scongiurato, grazie anche all’apporto professionale e allo spirito di abnegazione di un gruppo di colleghi ai quali non è stata corrisposta neppure l’indennità informatica, il pericolo del mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti regionali a causa dello sciopero dei dipendenti di Sicilia e-Servizi i cui contratti scadono il 22 luglio (oggi).

Ma i problemi non sono risolti e rischiano di ripresentarsi il mese prossimo anche perchè la soluzione di sostituire il personale di Sicilia e-Servizi con un gruppo (una trentina circa) di dipendenti regionali dell’Ufficio per l’attività di coordinamento dei sistemi informativi regionali e l’attività informatica della Regione e delle pubbliche amministrazioni regionali” che sono stati distaccati temporaneamente presso la società a partire da oggi, non è assolutamente adeguata dal momento che il personale è stato catapultato all’interno della Società senza conoscere programmi e procedure che avrebbero potuto acquisire per tempo con un opportuno affiancamento e che, invece, da oggi, si trovano a dovere operare in emergenza.

Ad agosto si dovrebbero inserire tutti i conguagli irpef ricalcolando la rata sia per coloro che sono a credito per grossi importi sia per coloro che sono a debito e hanno chiesto una rateizzazione.