Prepensionamento. Revoca delle dimissioni volontarie. Nuova direttiva all’Aran. “Ricomincio da 3”?

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Da addetto ai lavori stento a capirci qualcosa.

A che serve un accordo visto che in aula si discuterà delle modifiche alla legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 20l5. Legge di stabilità regionale”?

Inquietante l’ultima frase della delibera: “… la possibilità di revoca può essere contemplata una sola volta e che la stessa deve essere compatibile deve essere compatibile con la programmazione delle norme finanziarie e di bilancio della regione”.

Che vuol dire che se non c’è la copertura finanziaria (i soldoni pagare lo stipendio) viene preclusa la possibilità di revoca?

La speranza di vita riduce l’assegno

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La revisione dei coefficienti che trasformano il montante contributivo in quota di pensione ridurrà l’importo dell’assegno anche se in molti casi per un valore limitato.

Tuttavia è importante sapere che i nuovi valori, che saranno applicati per il triennio 2016/2018, opereranno già dal prossimo 1° gennaio 2016 anche per quei lavoratori che hanno perfezionato (o che perfezioneranno) un diritto a pensione entro il 2015.

Quindi coloro che al 31 dicembre di quest’anno saranno ancora al lavoro, si vedranno applicare i coefficienti rivisti al ribasso a causa dell’aumento legato alla speranza di vita.

Invece coloro che, avendo perfezionato un diritto a pensione, lasceranno il mondo del lavoro entro novembre (per il settore privato) o il 30 dicembre (per il pubblico) si vedranno applicare i vecchi coefficienti.

Buoni pasto: cosa cambia dal primo luglio?

Foto a pagina interaFonte: Altroconsumo

Meno tasse sui buoni pasto elettronici: questa la novità introdotta dal primo luglio per i lavoratori che usufruiscono dei ticket. Nessun cambiamento, invece, per quanto riguarda la possibilità di fare la spesa con i ticket. Facciamo un po’ di chiarezza.

Negli ultimi giorni le notizie allarmistiche sui buoni elettronici si sono susseguite e forse è bene chiarire cosa è cambiato veramente. 

Luttwak: “Sicilia? È la Grecia d’Italia, inutile e piena di gente pagata che non fa niente”

Edward LuttwakAnche in Italia c’è uno Stato greco, inutile e pieno di gente pagata che non fa niente, come ad esempio i vigili di Palermo.

La Sicilia è la Grecia d’Italia. Il governo regionale siciliano andrebbe commissariato, ha un numero enorme di dipendenti che non fanno niente e che andrebbero licenziati domani mattina.

A Palermo non vedi un solo vigile che lavora. Forse qui i vigili saranno invisibili e quindi dovrebbero essere pagati in euro invisibili”.

Così il politologo americano Edward Luttwak, durante un’intervista telefonica rilasciata a “La Zanzara”, su Radio24. “La differenza tra Italia e Grecia” – spiega Luttwak – “è che che in Italia c’è anche gente che lavora. In Grecia il numero delle persone che lavorano è molto basso e pretendono che sia l’Europa a pagare tutti questi dipendenti pubblici che non lavorano.

La Grecia è piena di disoccupati e di extracomunitari che lavorano.

Oggi c’è la falsa compassione nei confronti dei greci, come quando hai un figlio di 35 anni che non lavora e gli dai comunque la minestra. La vera compassione è non dargli la minestra, così lui esce e va a pulire i gabinetti in quei posti in cui oggi lavora un marocchino”.

Poi accusa il pontefice: “Mentre papa Francesco pensa che ogni forma di lavoro è negativa perché deturpa la natura, io propendo per la filosofia asiatica: l’importante è lavorare.

Varoufakis? Non è idiota, né un mostro, come non lo è la Merkel. Lui è un accademico, è una persona simpatica, telegenica, è stato un bravo professore, scrive bei libri ben quotati. Lui è semplicemente uno che si è divertito a gestire la crisi greca e a fare il ministro delle Finanze, quando chiunque sta al governo deve in realtà soffrire.

Lui invece faceva mille dichiarazioni e tre conferenze stampa al giorno”. Luttwak si esprime anche sui politici italiani che hanno sostenuto il “no” del referendum greco: “Grillo, Vendola e tutti gli altri che sono andati ad Atene sono degli irresponsabili, perché hanno appoggiato e applaudito l’irresponsabilità. Renzi? Ha molta buona volontà, ma ha una squadra debole di politici, il che è diventato molto costoso.

La Mogherini, ad esempio, deve dare necessariamente le dimissionidi Gisella Ruccia