La Cassazione sugli assenteisti: «Truffa aggravata per il badge timbrato dal collega»
L’utilizzo indebito del badge da parte del dipendente pubblico, consistente nel timbrare il cartellino del collega di volta in volta assente, integra gli artifici e i raggiri del reato di truffa, tali da trarre in inganno l’amministrazione di appartenenza e provocare all’ente stesso dei danni economicamente apprezzabili, nonché di immagine, per via della mancata presenza sul posto dei lavoratori. Lo ha ribadito la Cassazione con la sentenza n. 45698/15 depositata ieri, dichiarando inammissibili i ricorsi presentati da alcuni dipendenti pubblici contro la misura cautelare loro imposta dai giudici di merito.
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