RECEPITO IL D.LGS 150/09 c.d. legge Brunetta

Tutti i quotidiani hanno riportato la notizia dell’approvazione del disegno di legge sulla trasparenza.
Nessuno, però, tranne “la Sicilia” di Catania che riporta integralmente il comunicato stampa della regione, ha parlato del recepimento della Brunetta.
Tutti i quotidiani di oggi 23 marzo hanno riportato la notizia dell’approvazione del disegno di legge sulla trasparenza e semplificazione amministrativa con il voto unanime di maggioranza e opposizione.

Il provvedimento, presentato dall’assessore per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, Caterina Chinnici, si inserisce, come ha precisato lo stesso assessore, nell’ambito dell’attività di riforma dell’amministrazione regionale.

I capisaldi del disegno di legge sono tre: semplificazione degli iter burocratici, trasparenza e regolamentazione degli sportelli unici.
L’articolo 2 del ddl prevede, ad esempio, che le pubbliche amministrazioni concludano un procedimento amministrativo “entro il termine di trenta giorni a decorrere dall’inizio di ufficio del procedimento o dal ricevimento della domanda se il procedimento e’ ad iniziativa di parte”. Sono previste alcune deroghe (con decreto dell’assessore regionale competente), ma l’iter non può  comunque superare i 150 giorni.

“Nell’ipotesi di mancata conclusione del procedimento entro il termine previsto – prevede il ddl – devono essere motivate le ragioni del ritardo. Ai fini della verifica di quanto addotto a giustificazione del mancato rispetto del termine, la pubblica amministrazione costituisce nuclei ispettivi interni. La mancata o ritardata emanazione del provvedimento sono valutate al fine della responsabilità  dirigenziale, disciplinare ed amministrativa nonché  al fine dell’attribuzione della retribuzione di risultato”. Introdotto il principio di risarcimento del danno causato dal ritardo o dall’omissione nell’adozione del provvedimento.

Prevista anche la digitalizzazione della pubblica amministrazione regionale con la predisposizione, a cura dell’assessore per l’Economia, di un Piano per l’innovazione tecnologica che dovrà sancire tempi e fasi del processo.

Introdotta la normativa nazionale in materia di “segnalazione certificata di inizio attivita’ (SCIA)”, quale strumento di semplificazione sostitutivo di ogni atto di autorizzazione, comunque denominato, “il cui rilascio dipenda esclusivamente dall’accertamento dei requisiti e presupposti stabiliti da leggi, regolamenti o atti amministrativi generali e non sia previsto alcun limite o contingente complessivo, con la sola esclusione dei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali, nonché  quelli imposti dalla normativa dell’Unione europea”. In questo modo l’attività  oggetto della segnalazione potrà  avere inizio già  nella stessa data della presentazione dell’istanza.

Le disposizioni del Capo II ridefiniscono, invece, la disciplina dello Sportello unico per le attività  produttive (Suap), in un’ottica di semplificazione delle procedure e concentramento di competenze a vantaggio dell’attività  d’impresa, allineandosi cosi’ alla normativa nazionale, introdotta dal decreto 160 del 2010 del presidente della Repubblica. Il Suap diventa “unico soggetto pubblico di riferimento territoriale e unico responsabile per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l’esercizio di attività  produttive di natura imprenditoriale, commerciale o artigianale”.

Spetterà’ all’assessore alle Attività produttive (previa concertazione con le associazioni rappresentative delle imprese, dei professionisti e degli enti locali) adottare il decreto con il quale individuare le modalità telematiche di comunicazione e trasferimento dei dati tra il Suap e i soggetti coinvolti nel procedimento. Prevista la costituzione di un comitato tecnico regionale per il monitoraggio della riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese.

E FINO A QUESTO PUNTO NULLA DA OBIETTARE.
MA ECCO LA SOLITA INCURSIONE LEGISLATIVA IN MATERIA CONTRATTUALE:

Le disposizioni del Capo III adeguano l’amministrazione regionale alle novità  introdotte, a livello nazionale, dalla cosiddetta riforma Brunetta. Ecco quindi che anche la Regione siciliana avrà  un nuovo sistema di valutazione delle strutture e della performance dei dipendenti con l’istituzione di criteri oggettivi e selettivi di premiatila , la pubblicità  nei siti istituzionali dell’amministrazione del bilancio, della spesa per il personale, dei curricula dei soggetti esterni con incarichi di consulenza, il portale regionale telematico unico “al fine di assicurare la tempestiva e immediata conoscibilità  degli atti amministrativi regionali nonché  la trasparenza delle procedure”.

E’ IL RECEPIMENTO DELLA LEGGE BRUNETTA RELATIVAMENTE ALLA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE DEI DIPENDENTI.
CONTRATTO O NON CONTRATTO, DA QUEST’ANNO, SICURAMENTE, SI APPLICHERÀ   IL D.LGS 150/09 CHE INDIVIDUA 3 FASCE DI MERITO:
LA FASCIA ALTA (25% DEL PERSONALE) RICEVERÀ  IL 50% DEL FAMP;
LA FASCIA MEDIA (50% DEL PERSONALE) RICEVERÀ I’ALTRO 50%;
AL RESTANTE 25% DEL PERSONALE NON SPETTERÀ ALCUN SALARIO ACCESSORIO.
BEN SAPENDO COME E SU QUALI BASI I DIRIGENTI VALUTANO IL PERSONALE DEL COMPARTO E TUTTI I PROBLEMI CREATI DALLE SCHEDE DI VALUTAZIONE……….. LASCIO A VOI OGNI COMMENTO.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir