Botta e risposta tra Crocetta e Faraone sui precari. Faraone: Stop all’assistenzialismo

“Basta prese in giro. Politici  di destra e di sinistra, fino ad ora hanno difeso politiche del  precariato e dell’assistenza, a prescindere dai costi e a prescindere  dalla qualità dei servizi prodotti”. Così il responsabile Welfare del  Pd, Davide Faraone. “Tutti a osannare le stabilizzazioni, tutti a chiedere deroghe  al patto di stabilità. Si, mentre nel resto del paese si è chiesta  questa deroga per realizzare infrastrutture, scuole, servizi per la  cittadinanza, in Sicilia è stata chiesta per stabilizzare i precari.  Senza uno straccio di “piano industriale” naturalmente – dice – Una stabilizzazione a prescindere. Che garantisse sicuramente un “posto”,  non  sempre il “lavoro”. Lo stipendificio ha prevalso sull’idea del  lavoro vero e sulla qualità della vita dei siciliani. Lsu, lpu, pip,  articolisti…. E chi più ne ha più ne metta. Un bacino che di anno in anno è stato alimentato dalla politica e difeso da politici e  sindacati, che ha negato il futuro a migliaia di siciliani e ha  prodotto un costo ormai insopportabile per la collettività”.

Nonostante l’allarme della Corte dei Conti Crocetta dice: “Priorità alla manovra bis”. Ma c’è chi prevede un’estate da incubo

EuroIl governatore e l’assessore all’Economia Roberto Agnello hanno assicurato che in settimana la giunta approverà la finanziaria bis che potrà essere inviata in commissione nei primi giorni della settimana prossima, per consentirne l’approvazione in aula entro fine giugno.

«I contenuti della manovra – ha affermato Crocetta – dovranno contenere la certezza degli stipendi ai lavoratori per tutto l’anno, i contributi per associazioni di valore sociale e culturale, le norme per il finanziamento delle iniziative sociali e culturali a favore dei comuni danneggiati dagli sbarchi, con particolare riferimento a misure nei confronti dei minori non accompagnati, contributi a favore di imprese e poveri, misure di salvaguardia della finanza regionale con impinguamento del fondo per i residui attivi, come chiesto dalla Corte dei Conti, operazione di spending review con tagli agli sprechi».

«La manovra – afferma Crocetta – diventa possibile dopo la notizia dell’approvazione del patto di stabilità, l’impinguamento della cassa regionale attraverso il fondo per il credito alle imprese di un miliardo e i 518 milioni trasferiti dal governo nazionale per effetto di sentenze della Corte Costituzionale».


A terra gli aerei per gli interventi immediati sulle fiamme: ieri per l’incendio sul monte Erice i mezzi sono arrivati dalla Calabria. Rischiano i grandi eventi da Taormina a San Vito Lo Capo. Gli autisti dell’Ast non hanno ricevuto gli stipendi di maggio e la benzina è stata acquistata oggi.

Allarme della Corte dei conti: Regione in crisi di liquidità. Ma Crocetta non aveva trovato 500 milioni?

La Corte di conti della Regione siciliana lancia l’allarme su una probabile crisi di liquidità delle casse della Regione. E’ quanto emerge dalla relazione del Presidente della sezione riunite dei giudici contabili, Maurizio Graffeo, che in queste ore viene ascoltato dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma che fine hanno fatto i 500 milioni che Crocetta qualche giorno fa ha dichiarato di avere trovato?