Via libera da Roma alla stabilizzazione dei precari siciliani, il Consiglio dei Ministri non impugna la legge regionale

Il Consiglio dei Ministri non ha impugnato la legge regionale approvata lo scorso 31 dicembre e dunque si possono considerare scaduti i termini visto che non ci saranno altri Consigli dei Ministri in tempo utile per una eventuale impugnativa.

L’assessore all’Economia Alessandro Baccei e la collega degli Enti Locali, Luisa Lantieri, si dicono “molto soddisfatti e contenti” per la decisione di Roma ma mettono le mani avanti: “Non vogliamo illudere nessuno, procediamo con passi certi e attendiamo adesso chiarimenti da Roma sui decreti Madia per vedere come avviare le stabilizzazioni e se dobbiamo adeguarci ad alcune norme inserite in questi decreti”.

Lo Stato chiede alla Sicilia un contributo speciale. Rischiano di saltare i conti della Regione

Gazzetta del Sud del 23 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Lo Stato chiede alle regioni a statuto speciale, a titolo di “concorso alla finanza pubblica”, un ulteriore contributo di cinque miliardi e 500 milioni, dei quali, la quota maggiore, la cui entità sarà decisa dalla Conferenza Stato-Regioni, dovrebbe essere sborsata dalla Sicilia.

«Questo taglio – ha affermato Crocetta-viola l’intesa che abbiamo firmato a Roma. Non si può da un lato prevedere i nuovi trasferimenti alla Regione nel rispetto dello Statuto e poi riprenderseli tramite ogni finanziaria.

Il jobs act è un flop. Con incentivi ridotti crollano i contratti “stabili”

Il Fatto Quotidiano del 22 febbraio 2017

Lo scorso anno la decontribuzione voluta da Renzi per incentivare i contratti stabili è diminuita dal 100 al 40% e vale solo per due anni. Risultato: dopo il forte incremento dell’anno prima, i nuovi assunti in pianta stabile sono stati addirittura meno di quelli del 2014, quando gli sgravi non c’erano ancora. Giù anche le trasformazioni. E i licenziamenti su rapporti a tempo indeterminato sono saliti da 624mila a oltre 646mila.