Sindacando - il Blog di Benedetto Mineo
Blog dei dipendenti della Regione Siciliana
Rossi sul ritorno alle urne: “Drammatico votare adesso”.
«Renzi si comporta come un pokerista disperato, che raddoppia la posta dopo ogni partita persa. Dopo le amministrative, dopo il 4 dicembre, dopo la sentenza sull’Italicum. Sempre una rivincita. Ricominciare a correre verso le urne è una scelta drammatica. Per fl Pd e per il Paese».
Tre anni di governo Renzi hanno lasciato il paese in una condizione molto simile a quella che aveva portato alle dimissioni del governo berlusconi. Tutte le misure adottate sono state un fallimento a cominciare dal jobs act, il cui unico effetto è stato la precarizzazione del rapporto di lavoro con la diminuzione delle assunzione a tempo indeterminato e l’aumento dei licenziamenti, per non parlare delle mance distribuite a pioggia senza verificare la situazione economica familiare.
Sono state, in sostanza, adottate tutte misure per comprare il consenso degli italiani in vista del referendum e non è stato adottato più alcun provvedimento considerato impopolare dagli italiani.
Ciò ha determinato un aumento del debito pubblico e ora Bruxelles ci presenta il conto.
In attesa di conoscere la risposta del governo italiano all’Unione europea sulla richiesta di tagliare di 0,2 punti il deficit del 2017 (la scadenza è fissata per mercoledì), gli uffici del Ministero dell’Economia e Finanze stanno predisponendo una serie di ipotesi “tecniche”, da valutare quanto all’impatto che potrebbero avere sul Paese (tra quelle prese in considerazione ci sono contenimento della spesa con tagli ai ministeri, mix di misure tra cui aumento delle tasse su tabacchi e benzina, incremento dell’Iva).
Sulla questione è intervenuto direttamente il premier Gentiloni che venerdì si è detto contrario ad una manovra con effetti depressivi.
La verità è che stanno trattando con Bruxelles per capire quando votare. Nessuno, infatti, vuole accollarsi misure e scelte impopolari alla vigilia delle elezioni. L’idea di Renzi sarebbe quella di votare entro giugno e posticipare la manovra lacrime e sangue così, come al solito, gli elettori sarebbero “ga(r)bbati” e contenti.
Riforma Madia.
Per stanare i furbetti delle assenze il governo sta preparando misure ad hoc, che avranno la loro cornice nel decreto sul pubblico impiego che arriverà entro metà febbraio: un giro di vite per chi salta puntualmente i giorni di lavoro a ridosso del weekend o per casi di esodi dall’ufficio (tutti assenti lo stesso giorno). Anche i nuovi contratti, così prevede l’accordo del 30 novembre tra sindacati e governo, dovranno «contrastare fenomeni anomali di assenteismo». Il meccanismo dovrebbe essere quello dei premi ai virtuosi.
Uguali vantaggi economici fra operai forestali precari e operai con contratto a tempo indeterminato. Lo ha stabilito il giudice del tribunale del Lavoro, Domenico Circosta che con una sentenza storica ha accolto il ricorso presentato nel settembre del 2014 da otto forestali precari. Si tratta di lavoratori della categoria antincendio che avevano richiesto il riconoscimento degli scatti biennali di anzianità. Diritti di cui avevano, invece, usufruito i lavoratori assunti a tempo indeterminato. Un pronunciamento a cui, come era prevedibile, sta già facendo seguito una pioggia di ricorsi….continua a leggere
Anche quest’anno, tasse alle stelle per i siciliani. Come avviene da cinque anni, infatti, saranno mantenute al massimo livello l’aliquota Irap sulle attività produttive e l’addizionale regionale Irpef per le persone fisiche. Tradotto in cifre quanto confermato dall’assessore all’Economia Alessandro Baccei, i contribuenti siciliani, in aggiunta alle quote determinate dallo Stato, dovranno pagare in più il 4,82 per cento (che diventa 1’8,5 per cento per le amministrazioni pubbliche) in riferimento all’Irap, e l’1,73 per cento in aggiunta alla quota Irpef.
Fusione Anas-Cas. Vogliono finire di spennare i siciliani con i pedaggi autostradali
Nell’emendamento di riscrittura della finanziaria il governo Crocetta ha inserito una norma che prevede l’accorpamento degli attuali quattro organismi di Palermo, Catania, Messina ed Enna in un solo Ente regionale. La mossa dell’esecutivo è stata accolta con stupore negli ambienti universitari perché due settimane fa la commissione Cultura dell’Ars aveva unificato due disegni di legge, incardinando il testo e avviando così l’iter della riforma degli Ersu, proprio nella direzione della realizzazione di un solo ente. La commissione aveva richiesto la relazione tecnica, in previsione della convocazione delle audizioni e rinviando l’esame del testo a chiusura della sessione di bilancio, dunque a marzo.
«Ci apriamo all’esterno, al meglio del mondo della cultura nazionale e internazionale seguendo il percorso avviato dalla riforma Franceschini». Crocetta annuncia la riforma sui beni culturali dell’Isola, con la possibilità di nominare esterni alla guida dei grandi parchi archeologici di Agrigento, Selinunte e Segesta.
Lo stipendio sarà dei supermanager di 240 mila euro l’anno.
Secondo il governo è una Finanziaria del lavoro, nel senso di promesse di assunzione di «centinaia di giornalisti» e rassicurazioni «sul rientro nell’orbita regionale di almeno 6 mila persone tra dipendenti degli enti di formazione licenziati ed ex sportellisti».
Via libera anche alla fusione tra il Consorzio autostrade siciliane e l’Anas: sarà creata una società per azioni unica che gestirà tutte le autostrade dell’Isola e che, dopo aver completato gli investimenti in corso per la loro messa m sicurezza (solo l’Anas ha in programma 900 milioni sulla Palermo-Catania), si aprirà al pedaggio m tutte le arterie.
È scomparso lo stop all’anticipo del Tfr per i regionali: i dipendenti lo potranno chiedere per acquisto prima casa, spese sanitarie e motivo di studio per i figli come accaduto fino a oggi.
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