La Corte Costituzionale boccia il ricorso contro il pagamento differito del tfr per gli statali

Di Jastrow (Opera propria) [Public domain], attraverso Wikimedia CommonsTfr statali: è legittimo il pagamento differito e a rate della buonuscita dei dipendenti pubblici pensionati prima del limite massimo di età: lo ha stabilito la Corte costituzionale, che si è riunita ieri in camera di consiglio proprio per discutere le questioni sollevate dal Tribunale di Roma sulla legittimità della normativa riguardante il pagamento differito e rateale delle indennità di fine servizio dei dipendenti pubblici.

In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio stampa della Corte sottolinea che “al termine della discussione le questioni sono state dichiarate infondate, ma con esclusivo riferimento al caso di una lavoratrice in pensione per ragioni diverse dal raggiungimento dei limiti massimi di età o di servizio”.

In questa ipotesi, la Corte ha ritenuto “non irragionevole il regime restrittivo introdotto dal legislatore, che prevede la liquidazione delle indennità nel termine di 24 mesi e il pagamento in rate annuali”. Restano quindi “impregiudicate le questioni sul pagamento delle indennità nel termine di 12 mesi, e sulle relative rateizzazioni, per i pensionati che hanno raggiunto i limiti massimi di età o di servizio”.

Acquisto prima casa, il 30 aprile scade il termine per le domande. Chiesta la proroga

Con DD n. 1055 del 12 aprile 2019 è stato approvato l’avviso per l’anticipazione buonuscita acquisto casa per l’anno 2019. Suddetto avviso fissa il termine di presentazione delle istanze che devono pervenire al Fondo Pensioni Sicilia, per il tramite degli Uffici competenti indicati nel succitato avviso (Servizio 3 – Funzione Pubblica e Servizio 1 – Comando Corpo Forestale), entro e non oltre il 30 aprile 2019. Chiesta la proroga.

Cobas/Codir, Sadirs e Ugl sollecitano ARAN e governo regionale per la sottoscrizione definitiva del Contratto di lavoro 2016/2018 dei dipendenti regionali e per la ripresa dei lavori del Comitato Paritetico

Ritengono ingiustificabili e intollerabili ulteriori ritardi per la sottoscrizione definitiva del contratto di lavoro 2016/2018 dei dipendenti regionali e avvertono che, in mancanza intraprenderanno iniziative di lotta sindacale: a scriverlo in una nota, invita oggi all´Aran e al governo regionali, sono i sindacati Cobas/Codir, Sadirs e Ugl che detengono la maggioranza al tavolo delle trattative del Comparto Regione.

Sollecitata all’ARAN la firma definitiva del contratto per erogazione spettanze e riclassificazione

In data 28 marzo u.s., la sezione di controllo della Corte dei Conti sulla Regione siciliana ha definito la necessaria certificazione del CCRL del comparto non dirigenziale della Regione per il triennio 2016/2018. In pari data, con nota prot. 19/358/UNI, le scriventi Organizzazioni Sindacali, detentrici della maggioranza della rappresentatività per il comparto Regione, sollecitarono con urgenza alle SS.LL. l’insediamento della commissione paritetica, in applicazione anche della dichiarazione congiunta al contratto ARAN-sindacati, e la contestuale immediata ripresa dei lavori del tavolo tecnico e ciò sia per avviare la riclassificazione di tutto il personale in un nuovo sistema classificatorio, sia per la necessità di definire le questioni di competenza della Commissione paritetica stessa, fra cui anche l’individuazione e la quantificazione di tutte le indennità contrattuali.