In pensione a 64 anni ma con un assegno più leggero: chi viene penalizzato da “Quota 102”

Conte ribadisce lo stop a Quota 100: “Ma c’è un problema oggettivo, vanno trovate altre formule”. L’ipotesi di cui si parla con più insistenza prevede l’uscita dal lavoro a 64 anni di età con un minimo di 38 anni di contributi (la così detta Quota 102) a patto di accettare un taglio sull’assegno previdenziale pari al 2,8-3% della quota contributiva. Se così fosse, i meno penalizzati sarebbero quei lavoratori la cui pensione è calcolata per buona parte con il modello misto retributivo (fino al 1996), mentre per gli altri la penalizzazione sarebbe più cospicua.

Scontata la proroga di “Opzione Donna”, niente da fare invece per Quota 41 il cui costo è eccessivo (12 miliardi).