Assunzioni secondo piani predeterminati, seppure elastici, e concorsi con cadenza regolare, tré anni quella standard. Sarebbero queste alcune delle principali novità che scaturiranno dalle linee guida su fabbisogni e selezioni nella Pa. Gli obiettivi da perseguire sono già messi nero su bianco: efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini. Non si può poi prescindere dal budget e dalla condizione di partenza, per cui ogni ufficio dovrà indicare «la consistenza della dotazione organica». La pianta non sarà però più statica. Insomma non è detto che un centralinista vada per forza rimpiazzato con un suo collega se serve un infermiere. Chi non rispetterà le regole, non farà i piani o li presenterà scombinati si vedrà azzerare le assunzioni, nel senso che non potrà reclutare nuovo personale.