Beni Culturali, Ritardi nei pagamenti. A rischio apertura Musei

Regione, Beni culturali: musei da tre anni sempre aperti nei festivi, ma l’Amministrazione continua a ritardare il pagamento del salario accessorio.
Rischio serrata dei musei e aree archeologiche nei giorni festiva.

Palermo, 26 giugno 2017
Grazie agli accordi sottoscritti tre anni fa con l’allora assessore regionale ai Beni culturali, Antonio Purpura, i musei e le aree archeologiche regionali – da allora — hanno sempre garantito l’apertura durante tutti i giorni festivi. Questo importante risultato e stato reso possibile dalla deroga alle leggi e ai contratti accettate dai lavoratori addetti alla fruizione e vigilanza che hanno sostanzialmente rinunciato alle tutele di legge sul divieto di superare un terzo di giornate di lavoro nei giorni festivi. Ma, a fronte della rinuncia da parte dei lavoratori di una tutela di legge al fine di garantire le aperture delle strutture nei giorni festivi, l’Amministrazione regionale continua a non mantenere i propri impegni e non eroga quanto dovuto — in termini di salario accessorio – ai lavoratori regionali dei Beni culturali.
Il Dipartimento regionale della Funzione Pubblica continua a ritardare i pagamenti dell’indennità di turnazione parte variabile 2016 del personale del Dipartimento Beni Culturali, che ammonta complessivamente a 3 milioni di euro | numero 1099 addetti hanno già abbondantemente rese le prestazioni lavorative, mantenendo sempre aperti in tutti i giorni festivi i siti culturali siciliani tacendo incassare alla Regione Siciliana 23,2 milioni di euro per l’anno 2016 (con un incremento del 13,5 % rispetto all’anno 2015).
Ma dopo sei mesi dalla fine dell’anno 2015, si ritarda ancora ingiustamente la remunerazione delle attività lavorative rese.

Il Dipartimento Beni culturali, tra la fine del 2016 e l’inizio 2017, avrebbe già inviato alla Funzione Pubblica i tabulati con gli importi definitivi per la liquidazione della turnazione fissa e variabile del personale turnista, ma il Dipartimento della Funzione Pubblica, dopo diversi mesi e contraddicendo la tempistica previste dai regolamenti, avrebbe adesso inviato una nota al Dipartimento Beni Culturali con la quale si inviterebbe a un ulteriore controllo sulle somme da erogare, con il risultato – questo si immediato — di un ulteriore allungamento dei tempi che mette a dura prova la pazienza di tutti i lavoratori e del sindacato.

Il personale turnista e il Cobas/Codir, dopo avere già proclamato lo stato di agitazione nei giorni scorsi proprio a causa di questa situazione, annunciano che – se entro e non oltre il 30 giugno prossimo i mandati di pagamento della turnazione variabile non saranno inviati alla Ragioneria per pagare le prestazioni dovute – considereranno temporaneamente congelato l’accordo sindacale sulle aperture (estive e inviteranno — in assenza di certezze nei pagamenti delle prestazioni e tutti i lavoratori interessati ad astenersi dalle prestazioni nei giorni festivi non dovute contrattualmente e per legge.
Avendo tutti i lavoratori già abbondantemente superato un terzo delle prestazioni previste nei giorni festivi, ci sarà quindi — dal primo luglio e fino a quando l’Amministrazione non disporrà i pagamenti dovuti – una serrata totale di tutte le zone archeologiche e nei musei regionali durante i giorni festivi.

http://www.codir.it/site/it/?p=11039

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Beni Culturali, Ritardi nei pagamenti. A rischio apertura Musei”

  1. Certo che se qualcuno si desse la briga di confrontare il dato dell’incremento degli incassi (+ 13,5%) con il costo dell’indennità di turnazione da pagare (3 milioni di euro), vedrebbe subito che quest’ultimo è superiore.
    E allora, oltre all’immagine da offrire per saziare gli appetiti dei media, dove sta la convenienza dell’Amministrazione a tenere aperti i siti culturali nei giorni festivi?
    Evidentemente, bisogna prevedere maggiore flessibilità riguardo alla prestazione di lavoro dei dipendenti, anche a costo di ridurre il numero di ore complessive di ordinario obbligatorio, associata ad una migliore e più efficace strategia di offerta al pubblico.

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