Brunetta: alziamo gli stipendi della P.a. per fare concorrenza ai privati

Finora la Pubblica amministrazione “non è stata attrattiva, soprattutto per le figure ad alta specializzazione”, ma questo stato di cose è destinato a cambiare. A dirlo è il ministro Renato Brunetta, che spiega come “la strategia che abbiamo messo in campo è molto articolata” e prevede, tra l’altro, “nuovi contratti” e”retribuzioni più alte”. D’ora in poi, chiarisce, “la competizione con il privato sarà altissima”.


Dopo avere bloccato al suo primo mandato carriere e stipendi dei dipendenti pubblici, non riuscendo a trovare giovani disposti a lavorare per la Pubblica amministrazione, ora Brunetta torna sui suoi passi.
Ma chi dimostra la propria incompetenza non dovrebbe essere più riproposto negli stessi settori.
Nel governo dei “migliori” presieduto da Draghi non funziona così…….
Comunque realizzabilità e coperture della controriforma tutte da verificare.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Brunetta: alziamo gli stipendi della P.a. per fare concorrenza ai privati”

  1. ma di quale privati parla, non esistono stipendi privati piu’ alti degli stipendi statali.
    Vivere fuori dal mondo non fa altro che continuare ad affondare cio’ che di buono e’ rimasto, se ne e’ rimasto.
    Si premia la presenza dei deputati in commissioni ed altro, come se gli stipendi di 10/15000 euro, non bastassero.
    il privato non ha coperture assicurative tali da garantire ogni tipo di eventuali assenze, poiche’ deve rendere conto al titolare, padre padrone. Non esistono controlli ne’sulle ore di lavoro effettive ne sull’ottemperanza delle leggi.
    Si ci affida alle denunce, improbabili, poiche’ rischio ritorsioni, di qualche dipendente.
    Giusto adeguare gli stipendi ai lavoratori del pubblico, in base al costo della vita, ma non parliamo di concorrenza, inesistente tra dipendenti pubblici e privati, chi la invoca non ha nessuna cognizione del mondo che lo circonda.

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