Cdm, via libera alla norma Salva Sicilia. Ma Musumeci dovrà concordare con Roma le riforme

Il Consiglio dei ministri ha autorizzato (dopo che la norma è stata in bilico fino all’ultimo per la contrarietà di Italia Viva – il partito di Renzi) lo spalmamento del disavanzo da 2,2 miliardi di euro in dieci anni. In cambio però la Regione dovrà ridurre la spesa con provvedimenti controllati dallo Stato.

Lo Stato italiano sbarca in Sicilia in stile TROIKA. Ora la Sicilia dovrà concordare le “riforme” (i tagli) con Roma.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Cdm, via libera alla norma Salva Sicilia. Ma Musumeci dovrà concordare con Roma le riforme”

  1. A breve faremo la fine della Grecia o meglio della “magna” Grecia. Giusto?

  2. Gli abbiamo, di fatto, consegnato le chiavi di Palazzo d’Orleans. E ce lo siamo pure meritato. Con un parlamento regionale composto per la maggior parte, da varie legislature, da incompetenti e prezzolati deputati, il finale era già scritto.

  3. Evviva l’autonomia siciliana. A breve ci faremo introdurre la tassa al meridione. Politici di merda

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