Concorsi pubblici: l’inglese diventa requisito obbligatorio

Importanti novità in tema di concorsi pubblici e assunzioni nella Pubblica amministrazione: il decreto attuativo della Riforma Madia introduce, tra i requisiti fondamentali per la selezione, la conoscenza della lingua inglese. Una modifica al regolamento che assume particolare rilevanza nell’ottica dell’imminente assunzione a tempo indeterminato dei precari della Pa con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

6 Risposte a “Concorsi pubblici: l’inglese diventa requisito obbligatorio”

  1. In effetti i nostri parlamentari non conoscendo a fondo l’italiano, non conoscendo l’inglese ed avendo difficoltà a comunicare con i loro omologhi stanieri, pretendono che i dipendenti pubblici imparino l’inglese, almeno loro si intenderanno al momento di conoscere la lingua usata per le tasse e quant’altro.

  2. La cosa migliore, consiglio ai n/s politici, di parlare (a noi Siciliani) in Siciliano.

  3. @Romeo
    Anche l’inglese di Renzi lascia molto a desiderare.

  4. Ok. E allora imponiamo la conoscenza della lingua inglese anche ai candidati di ogni consultazione elettorale……ve lo immaginate un Crocetta parlare in inglese? 😉 🙂

  5. Questa è la solita trovata… (porcata dei Politici di turno) per fare un setaccio… (ai soli raccomandati!!) ed assumere i PIU’ BRAVI….(!!!!).
    Il solito “Cerchio Magico” che non finirà mai!

  6. Non si puo’ pretendere la conoscenza della lingua inglese di botto, ai precari dell’amministrazione pubblica, che altra stronzata parla di almeno tre anni di servizio quando la maggior parte supera i dieci anni.
    Questa è una solita trovata per fare un passaggio al setaccio ed assumere meno possibile.
    Parla uno che è già in pensione con nessun interesse personale.
    Se si deve introdurre l’inglese lo si faccia per nuovi assunti per nuovi concorsi che ( non si fanno da 30 anni)

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