Ecco i “privilegi” dei morti di fame

Pubblicato sulla rassegna stampa dell’ars

Articolo del Giornale di Sicilia dell’8 ottobre 2013.

IN CASO DI NASCITA DI UN FIGLIO C’ È ANCHE UN BONUS DA150 EURO, ALTRETTANTO IN CASO DI MATRIMONIO.

Ai regionali soldi per funerali e nozze

Nel bando resistono privilegi cancellati nel resto d’ Italia. Contributo di 800 euro per le spese delle esequie.

In Sicilia una vecchia legge regionale istituisce un programma assistenziale per dipendenti e pensionati e nel bilancio regionale c’ è un capitolo che per il 2013 stanzia 270 mila euro. …Scatta la corsa agli annuali benefit per i dipendenti della Regione siciliana. I contributi per il 2013 variano da 150 a 800 euro e sono assegnati tra l’ altro in occasione di nascite, matrimoni o lutti.

A disposizione ci sono 270 mila euro, importo inferiore rispetto ai 349 mila euro dello scorso anno e meno della metà di quello stanziato nel 2011 (582 mila euro).
Mai dipendenti di Palazzo d’ Orleans e degli assessorati continuano a godere di privilegi depennati altrove. In altre regioni italiane va infatti diversamente. «L’ ultimo benefit assegnato è stato un contributo per gli asili nido – dicono per esempio dalla Regione Sardegna – quest’ anno però è stato eliminato». E dal la Regione Lazio spiegano che «nel 2008 e nel 2011 sono stati assegnati bonus bebè, ma adesso è stato tutto abolito». Dal Piemonte chiosano: «Gli unici aiuti di cui godono inostri dipendenti sono quelli previsti dalla normativa nazionale». In Sicilia, invece, una vecchia leggeregionale istituisce un programma assistenziale per dipendenti e pensionati e nel bilancio regionale c’ è un apposito capitolo che per il 2013 stanzia 270 mila euro. Per gestire il programma sono in servizio cinque dipendenti al dipartimento della Funzione pubblica: un responsabile del procedimento, un funzionario direttivo e tre istruttori direttivi, per un costo che in termini di risorse umane è stimato tra i 150 mila e i 200 mila euro.
A beneficiare degli assegni sono i dipendenti dell’ amministrazione regionale. Possono prenderlo pure i pensionati e i familiari a carico (coniuge, figlie, nel caso in cui convivano col dipendente o il titolare di pensione, anche generi, nuore e suoceri) che nel 2012 hanno dichiarato un reddito non superiore a 2.840 euro.
C’ è tempo fino al 30 novembre prossimo per chiedere un sussidio in favore degli orfani dei dipendenti regionali. L’ importo oscillerà tra i 300 euro per gli asili nido e le materne, i 450 euro per le scuole medie e i 450 euro per ricovero presso convitti, collegi o semiconvitti. Per gli universitari la somma è di 700 euro. La Regione mette a disposizione anche 220 borsedi studio mediante concorsi per titoli, destinate ai figli a carico e ai nipoti dei dipendenti regionali. Di queste sono 170, del valore di 200 euro ciascuna, quelle che andranno a coloro che nel precedente anno scolastico si sono diplomati con un voto finale superiore a 90 su 100. Altre 50 borse da 200 euro sono invece riservate a chi ha conseguito una laurea con una votazione non inferiore a 105 su 110.
Entro il 28 febbraio 2014 andranno invece presentate le richieste per ricevere gli assegni per la nascita di un figlio, perle nozze o per un lutto. Il «bonus bebè» e il regalo per il matrimonio ammontano a150 euro ciascuno. La Regioneeroga invece 800 euro per contribuire alle spese per il funerale. L’ assegno è concesso nel caso di decesso del pensionato o del dipendente e viene liquidato a coniuge, figli o eventuali altri parenti in condizione di disagio economico. L’ assegno spetta anche nel caso di decesso di un familiare a carico che abbia un reddito inferiore a 2.840 euro lordi all’ anno. Gli aiuti della Regione interessano anchele associazioni dei dipendenti che abbiano a Palermo almeno 500 soci, limite che scende a 250 nelle altre Province. Questi enti riceveranno fino a 900 euro per svolgereattività culturali, sportive e ricreative. L’ amministrazione regionaleriserva anche aiuti economici per le associazioni dei dipendenti, in servizio o in pensione, che organizzano soggiorni in località marine o montane in favore dei figli o nipoti. Per ciascun partecipante saranno stanziati cento euro.
Nonostante la carenza di risorse, dal dipartimento della Funzione pubblica assicurano che la filosofia del bando è quella di accontentare tutte le richieste, per cui se le risorse non saranno sufficienti, alcune voci potranno essere ridimensionate sempre nel rispetto del budget a disposizione. (.RIVE.)

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Ecco i “privilegi” dei morti di fame”

  1. Sarebbe auspicabile, almeno da parte del Cobas, una precisazione ufficiale sull’argomento da inviare al GdS per la pubblicazione.
    Visto che il Governo e la P.A. non si sono mai preoccupati di farlo in tutti questi anni, contribuendo, anche con la loro “assenza” nei momenti cruciali, ad alimentare la fama negativa e inesatta che oggi circonda i dipendenti regionali.

I commenti sono chiusi.