Finanziaria. Dipendenti regionali in stato di agitazione. Pronti a scendere in piazza!

Proclamato lo stato di agitazione tra i dipendenti e i dirigenti della Regione siciliana e di tutti gli enti e le società partecipate che applicano il contratto regionale. I sindacati Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl protestano contro i ritardi del governo sul rinnovo dei contratti di lavoro, contro la mancata nomina dei vertici dell’Aran Sicilia, l’agenzia per la contrattazione e contro le leggi ad personam e incostituzionali approvate nella Finanziaria.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Finanziaria. Dipendenti regionali in stato di agitazione. Pronti a scendere in piazza!”

  1. Egr. Dott. Mineo, le sembrerà strano ma molte cose che ha scritto le condivido, la mancata partecipazione agli scioperi da parte dei dipendenti regionali è sicuramente riprovevole, però io penso che nasca anche dalla totale sfiducia verso i sindacati tutti, i quali negli ultimi anni hanno flirtato con i governi in carica ricevendone sempre degli sonori schiaffoni. Il dipendente regionale con stipendi da fame, sfiduciato non sciopera, perchè è convinto che non serva a nulla, in più perde la paga giornaliera. La soluzione allora qual’è? certo non prendere a pugni assessori o il presidente( anche se forse qualcuno lo meriterebbe), ma escogitare altre forme di lotte più efficaci, ci sono molti esempi nel privato, i ferrovieri bloccano i treni, i docenti bloccano gli scrutini, gli autisti dei TIR i trasporti, perchè non bloccare il funzionamento della Regione Siciliana? le operazioni di sportello, scioperi bianchi negli uffici, rallentamento delle pratiche di finanziamenti europei etc.etc. Come vede si sarebbero tanti modi per farlo, questo comporterebbe l’assunzione di responsabilità da parte dei sindacati tutti , di smetterla di inciuciare con chi è al potere per avere dei vantaggi. Vedrà che a simili azioni anche il dipendente regionale più refrattario e comodista, parteciperà, convinto che alla fine i risultati arriveranno e le battaglie sindacali si potranno vincere. Lo so non è facile, probabilmente all’inizio, molti non aderiranno, i giornali sparerebbero a zero sui dipendenti regionali, aizzati da questi politicanti da strapazzo, ma alla fine qualche risultato si arriverebbe . L’alternativa è fare quello che si fa adesso, cioè quasi nulla, in attesa degli eventi, (ma quale eventi) e del buon cuore dell’Assessore di turno, e tirare a campare.

  2. @Fenicottero
    Sciopero?
    Un giorno é troppo e due sono pochi.
    É proprio questo il problema del regionale: aspettare che altri combattano per lui che preferisce rimanere seduto comodamente in poltrona. Il massimo sforzo del regionale é l’iscrizione al sindacato e qui ritiene che sia esaurito il suo compito. Poi in periodi come questi minaccia di ritirare o ritira la delega.
    Sistemi più efficaci di lotta? Sicuramente pensate che il sindacalista debba andare a prendere a calci e pugni presidente, assessori, deputati, etc. facendosi arrestare. Vi consiglio la lettura di qualche libro di storia, in particolare quella relativa al periodo dell’industrializzazione (fine 800 e inizi del 900).
    Non é il governo. Non sono i sindacati. Il primo nemico di se stesso è il regionale stesso.

  3. ma io non so se sono agitato, al limite mi prendo un tranquillante, se questo è il modo per costringere questo governo a rinnovare i contratti, stiamo freschi, i sindacati tutti,hanno perso la loro credibilità, o trovano dei sistemi più efficaci di lotta per ottenere la salvaguardia dei diritti dei lavoratori o la vedo brutta……..

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