Uffici a corto di personale, atti di interpello a vuoto e spesa dei fondi comunitari a rischio? La Regione corre ai ripari e tramite il Formez, che fa capo alla Presidenza del Consiglio, seleziona 46 esperti che stanno già aiutando l’amministrazione per accelerare l’utilizzo delle risorse messe a disposizione da Bruxelles, con compensi anche di 280 euro lordi al giorno.
I Cobas-Codir puntano il dito contro l’ assistenza tecnica sostenendo che «scavalca» il personale regionale.
«Sugli atti di interpello- dice Benedetto Mineo, dirigente regionale dei Cobas- bisogna dire che anche in caso di adesione, è necessario il nulla osta del dirigente dell’ ufficio di appartenenza che però difficilmente lo concede non volendosi privare delle professionalità in servizio. Così in tanti rinunciano in partenza a presentare l’ istanza. Probabilmente il governo cerca un alibi per continuare a ricorrere agli esterni e all’ assistenza tecnica che, in tanti settori chiave, sta soppiantando il personale regionale». Secondo Mineo inoltre «queste società sono pagate anche se non raggiungono l’ obiettivo di spesa e incidono sui tetti del patto di stabilità, sottraendo spazi agli investimenti».
Vi invito a leggere i commenti all’articolo sul GdS online. Qualcuno attacca senza avere neppure letto o capito il senso dell’articolo.
Non ho ancora letto, lo farò più tardi ma è facile immaginare chi mesta nel torbido!