I dipendenti regionali nel mirino

Qualcuno dovrà spiegare come mai questa Regione non abbia chiuso una sola società partecipata e ha deciso di non discuterne nemmeno in Finanziaria, così come non è stato in grado di cancellare nessun ente inutile, non abbia difeso doppioni rispetto all’ente nazionale come l’Arsea (pare che l’abolizione sia prevista stavolta) e l’Aran Sicilia, non abbia revocato nessun dirigente esterno, non abbia smesso di attribuire consulenze a presunti esperti (compresi gli ex assessori riciclati) e non abbia chiuso agli esterni (a cominciare da suoi fedelissimi) quei gabinetti, vero “sfregio” nei confronti di quei lavoratori regionali. Che sono tanti. Che forse sono troppi. Che sono sotto certi aspetti privilegiati. Ma che sono da mesi ormai (basti ricordare i famosi decaloghi e famosi ultimatum che si trasformavano in penultimatum di Faraone) nel mirino della “nuova politica”, con una presenza quasi esclusiva, nonostante la “selvaggina” nella foresta degli sprechi della Regione sia variopinta. Ma ai renziani piace così.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir