I nodi vengono al pettine; e sono nodi che hanno una matrice precisa: dipendenti regionali e precari. Nessuno considera piacevoli misure che incidano sui livelli retributivi, né si può sottacere il rischio concreto di un’ ulteriore contrazione della spesa per i consumi a seguito di una manovra di contenimento di stipendi esalari pagati dal «pubblico».
Nessuno può ignorare che i nodi sono ogni giorno più inestricabili; nessuno può ignorare che una caduta delle entrate regionali del 35% non poteva coesistere con il mantenimento dello statu quo delle uscite. Nessuno lo può ignorare.