Il Governo rimedi da sè alle sue porcate!

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LA SCELTA DEL COBAS/CODIR DI NON PRESENTARSI ALL’ARAN IL 3 GIUGNO, NON E’ OVVIAMENTE IN POLEMICA CON ALTRE OO.SS., MA CONTRO QUESTA POLITICA INETTA E INSOLENTE!

Palermo, 4 giugno 2015

Ancora oggi, mentre è centrale la discussione sulla nostra scelta di disertare la convocazione dell’ARAN, da noi disertata in quanto non riconosciamo il ruolo di Leotta, assessore fantoccio alla Funzione Pubblica, del quale abbiamo chiesto le dimissioni e che ha dimostrato di contare quanto il due di coppe quanto la briscola è a mazze, si rischia che l’aborto legislativo prodotto da questo governo e da tecnici incapaci, con l’aiuto di due colleghi regionali (una dirigente e l’altro funzionario messosi in aspettativa per essere riassunto nel gabinetto di Baccei come dirigente), ovvero l’approvazione dell’ultima legge di stabilità, produca ulteriori effetti deleteri contro i regionali: parliamo del rischio concreto di creare veri e propri esodati. Si tratterebbe di dipendenti che avendo presentato le dimissioni per il pensionamento anticipato – irrevocabile se non previsto diversamente dalla legge – potrebbero vedere bloccata la pensione da un eventuale impugnativa della legge anche da parte della Presidenza del Consiglio. Gli esodati entrerebbero nel limbo di coloro che sono in pensione ma senza assegno di pensione che riceverebbero soltanto al maturare del requisito naturale previsto dalla legge nazionale, ovvero i 67 anni o l’anzianità di servizio.

NON CI SONO OSSA E NON CI SONO SPINE”, signori, questO è UN RISCHIO CONCRETO! il GOVERNO E L’ARS DEVONO ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ DELLE PORCATE CHE HANNO FATTO PONENDO SUBITO RIMEDIO ALLE LORO MALEFATTE CON L’APPROVAZIONE DI UNA NORMA AD HOC CON LA QUALE SIA CONSENTITA LA REVOCA DELLE DOMANDE A TUTTI METTENDO AL RIPARO I PENSIONANDI DAL RISCHIO DI DIVENIRE ESODATI.

L’ARAN, quindi, può sottoscrivere accordi prevalenti sulla legge o la sua eventuale impugnativa?

Perché Baccei, oltre a tornare a casa nei week end in missione a spese nostre e beccarsi un lauto stipendio mensile, non predispone un articolo unico di legge che preveda il diritto alla revoca delle domande da far votare in aula con la stessa celerità con cui fu votata quella legge immonda rimediando così gli effetti prodotti da un provvedimento legislativo dilettantistico?

Ai posteri l’ardua sentenza: il COBAS/CODIR, al momento, oltre a proseguire la propria attività di denunce contro il malgoverno e la mala amministrazione, sta predisponendo una serie di ricorsi che evidenzieranno tutte le illegittimità per fare giustizia di queste norme inique e anticostituzionali, anche in relazione alle illegali intrusioni legislative in materie delegificate ed esclusivamente contrattuali per legge (permessi, malattie, mobilità, etc.)

Chiediamo, quindi, l’immediato avvio delle stagioni contrattuali e invitiamo i colleghi interessati al pensionamento anticipato ad aspettare ancora prima di presentare la domanda e attendere nostri nuovi aggiornamenti in proposito (comunichiamo ANCHE che tra qualche giorno sarà attivato un capillare servizio di consulenza e di calcolo delle pensioni in tutta la Sicilia riservato agli iscritti). Nel frattempo proseguiranno le attività di denuncia!

www.codir.it

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

6 Risposte a “Il Governo rimedi da sè alle sue porcate!”

  1. @Grazia
    anche se la circolare non lo contempla espressamente, il prepensionamento delle insegnanti delle scuole materne regionali non è in discussione in quanto previsto dalla legge che nella gerarchia delle fonti sta al di sopra della circolare che ha solo valore esplicativo.

  2. E’ veramente un grande pasticcio…!!! Per non parlare della retroattività delle norme che si sovrappongono alla procedura, già legiferata nel 2003, che istituisce il contributivo, per tutti, dal 1° gennaio 2004. Vorrei, qui, invece, aggiungere un ulteriore elemento di confusione e di grande contraddizione tra quanto affermato agli artt. 51 e 52 della legge di stabilità 7 maggio 2015 n. 9 e la circolare 25 maggio 2015 n. 70272. Nella legge anche le insegnanti di scuola materna regionale possono produrre istanza di prepensionamento. Al contrario, nella circolare, questa possibilità sembra non essere contemplata. Cosicchè, in assenza di strutture adeguate, aule piccole in cui vengono letteralmente stipati i piccoli bambini che manifestano irrequietezza, senza bagni, senza personale che assicuri pulizia ed assistenza, le povere insegnanti sono costrette a permanere in servizio sino a 67 anni e più. E’ da criminali. Sembra che tutti si siano dimenticati della vicenda del personale di scuola materna regionale. Ho compiuto 60 anni il 5 aprile 2012. Per tre mesi devo permanere, ancora, in sevizio sette e più anni. E’ uno schifo………

  3. Ma noi ci dobbiamo annoverare fra i dipendenti di una pubblica amministrazione privatizzata o la cosa riguarda i Dirigenti?

  4. @Francesco
    nel pubblico impiego privatizzato quella che tu compili non è una richiesta di pensionamento ma si tratta di dimissioni volontarie che non richiedono accettazione da parte dell’amministrazione ma operano dalla data che tu indichi nella domanda.

  5. scusate una domanda, ma se io faccio una domanda di pensionamento in base a una legge che puta caso sarà impugnata e decadrà, automaticamente la domanda ai sensi della legge decaduta, impugnata, buttata a mare, non seguirà le sue sorti? la domanda non sarà carta straccia? potete illuminarmi su questo? grazie.

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