Che ce ne importa dei pedaggi autostradali nonostante le strade siciliane si vanno sbriciolando giorno dopo giorno con frane, smottamenti e ponti crollati.
Che ce ne importa di pagare le tasse locali (regionali e comunali) più alte d’Italia a causa del buco della sanità e dei comuni quasi tutti in dissesto o pre dissesto.
Che ce ne importa di pagare la benzina più cara d’Italia in Sicilia si raffina quasi il 40 per cento del petrolio lavorato in Italia.
Che ce ne importa dei trasporti pubblici da terzo mondo e di una rete ferroviaria rimasta all’età dei Borboni con intere tratte a binario unico.
Noi sosteniamo il governo sempre e comunque.
Forse in realtà si tratta di “cooperative giovanili” da far assumere alla Regione….
Ci meritiamo ciò che stiamo subendo, noi li votiamo e noi ne paghiamo le conseguenze.
Ci comportiamo da utili idioti pur avendo in mano l’arma del voto, in buona sostanza siamo
i servi del potere formato da gente furba, opportunista ed arrogante. Basterebbe che i molti si ribellassero ai pochi e allora……..
Ci sono le elezioni prossime per cui tanta gente comincia a posizionarsi.
Sappiamo essere solo sudditi, non importa di chi, ma sudditi! Vergognoso.
E che ce ne importa… se a moltissimi Siciliani… piace da dittatura (la dolce… dittatura).
Però, però, quando questi moltissimi Siciliani… si troveranno con il cappio… al collo diranno:
“Ah! Se avessi saputo!! Ma perché, quei pochissimi Siciliani (veri Siciliani) non hanno lottato per cambiare la situazione…? La colpa è loro!!”
Morale della favola…: veri Siciliani votate “NO” e sempre “NO” al referendum!
A ottobre vedremo se poi in Sicilia siamo veramente così, per quel che mi riguarda gli stamperò un NO grande come un palazzo ….
se vincerà il si allora però non lamentiamoci perchè vuol dire che se anche ci pestano come stanno facendo ci sta bene così … OGNUNO DI NOI FACCIA LA SUA PARTE, NESSUNO ESCLUSO