In Smart Working niente straordinario né permessi brevi

Lo smart working risulta incompatibile con gli istituti che regolano particolari modalità di svolgimento dell’attività da parte dei dipendenti pubblici, quali il lavoro straordinario e quello notturno o festivo. Parimenti al lavoratore agile non possono essere concessi i benefici di legge e di contratto che comportano una riduzione dell’orario giornaliero di lavoro, come i permessi brevi. Lo ha ribadito il Dipartimento della Funzione Pubblica, nelle faq pubblicate lo scorso 27 marzo.

Il lavoro reso con la modalità agile non può tradursi in un determinato numero di ore da rendere, e, quindi, non deve essere soggetto a controlli sulla presenza del dipendente, bensì il monitoraggio riguarda il risultato della prestazione, da misurarsi sia in termini quantitativi che in termini qualitativi. In altre parole, il dipendente in modalità agile non deve rispettare un orario di lavoro prestabilito ma deve raggiungere degli obiettivi.

Tale libero arbitrio non è assoluto, ma può essere limitato attraverso la fissazione di fasce di reperibilità per favorire il coordinamento con gli altri dipendenti…..continua a leggere

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir