I Grillini. “L’Esa nomini sessanta dirigenti”. E presentano un esposto in Procura

Spending reviewDa tredici anni attendono di aggiungersi al numerosissimo esercito dei dirigenti regionali. E il Cga ha dato loro ragione. Ma anche il governo Crocetta s’è rifiutato di promuoverli. Adesso, il Movimento cinque stelle chiede ai pm palermitani di intervenire.

La vicenda come detto è antica e nuova. Nel 2000 viene approvata la “legge 10” che, tra le altre cose, disciplina l’equiparazione dei funzionari con contratto “ministeriale” ai nuovi livelli regionali. Per molti, è un affare. Quelli che erano “funzionari direttivi” diventano dirigenti di terza fascia. E nel tempo, si vedono premiati anche in busta paga. Il passaggio dai vecchi contratti statali a quelli regionali, invece, non avviene per una sessantina di funzionari dell’Esa, appunto. Nonostante il Cda tra il 2001 e il 2002 approvi prima un regolamento quindi l’inquadramento secondo la nuova legge. Ma tutto rimane in freezer. Congelato. L’assessorato all’Agricoltura blocca tutto. E non rende esecutiva quella delibera di equiparazione. A questo punto, inizia una lunga storia di ricorsi al tribunale amministrativo e al Cga. Il Consiglio di giustizia amministrativa, a dire il vero, interpellato dopo un ricorso al Presidente della Regione, esprime un parere chiaro: “Quei funzionari devono diventare dirigenti”.

E così, nell’esposto inviato al procuratore Leonardo Agueci, il Movimento cinque stelle chiede di verificare i casi eventuali di “illecito”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

13 Risposte a “I Grillini. “L’Esa nomini sessanta dirigenti”. E presentano un esposto in Procura”

  1. Penso di non essere riuscita a spiegarmi compiutamente come si deve, non si tratta di assumere altri 165 dirigenti, ma il fine sarebbe quello di avere una dirigenza che abbia superato un vero concorso e che sia costituita complessivamente da un numero di 330 unità di ben lunga inferiore alle attuali 1.800 unità e passa che erodono gran parte delle somme disponibili per il personale. Quanto ai profili evoluti delle fasce C e D, ci sono dei passi da fare e sono quelli indicati nel contratto sottoscritto dalle OO.SS. che avrebbero adesso l’onere di spingere affinché il contratto sottoscritto venisse rispettato. Invero pare che l’amministrazione voglia istituire detti profili, mentre le OO.SS. mirano ad altri obiettivi che ancora non appaiono chiari.

  2. La causa della forbice stipendiale assurda o la mancata attuazione dei profili evoluti viene attribuita all’esiguità delle risorse disponibili. In parte è vero, in parte è frutto di una scelta.
    L’origine del problema nasce dall’ostinazione di non voler vedere la realtà dei fatti: la “torta” destinata alla retribuzione del personale è UNICA ma dopo la LR 10/2000 viene artificiosamente tagliata a monte in due fette, una destinata alla dirigenza, una al comparto.
    In quel taglio c’è l’origine di tutti i mali, ciò che avviene a valle è spesso polverone sterile perchè “il recinto” è stato già stabilito a monte e puoi dimenarti quanto vuoi ma devi restare sempre all’interno del recinto in cui ti hanno inserito.
    Chi decide le proporzioni delle due fette? La risposta è standard:la politica.
    In parte è vero, ma solo in parte.
    Devo purtroppo registrare che il sindacato si dà un gran da fare per posizionarsi all’interno del recinto ma sono pochi o nulli gli sforzi per allargare il recinto.
    Bisogna cominciare a contestare le proporzioni delle due fette, la torta deve essere tagliata in modo diverso.
    In una Regione normale saranno al più 50 i dirigenti da gratificare con “mega ” fette di torta , e si può fare, ma in Sicilia ne abbiamo oltre 1800 e non possiamo gratificarli alla stessa maniera perchè altrimenti succhiano tutte le risorse disponibili e poi ai voglia di parlare di profili evoluti, professionali e compagnia bella, se manca la materia prima sono chiacchiere inutili o addirittura dannose (vedi i profili professionali ,che senza adeguata contropartita economica sono un boomerang)

  3. Inserire in amministrazione altri 165 dirigenti? Costo annuo circa 1 milione e 200 mila euro. Mah!

    Quanto ai profili evoluti non ci sono ripensamenti.
    In primo luogo un profilo, prima di evolversi, deve essere “normale”. E, a parte qualche dipartimento, i profili professionali non sono stati ancora individuati per resistenze da parte dell’amministrazione e di alcuni sindacati. Poi su questo, magari, apriamo un dibattito.
    In secondo luogo, e senza soffermarmi sul problema delle risorse che vanno individuate nell’ambito del famp, i profili evoluti mi sembrano un contentino per pochi (viste le esigue risorse) e un modo per distogliere l’attenzione su una operazione a cui l’amministrazione non ha affatto rinunciato: la stabilizzazione, con un concorso pro-forma di 700 persone quasi tutte in categoria D, senza riservare posti ai dipendenti di ruolo.

  4. Caro Mineo, dura lex sed lex: facciamo i concorsi con le riserve di legge previste e facciamo due conti alla femminina. Nella nostra Regione occorrono non più di una trentina di dirigenti di I fascia che dovrebbero avere il compito di essere a capo dei Dipartimenti; non più di 300 dirigenti di II fascia a dirigere le aree ed i servizi di tutti i dipartimenti, infine 1.800 posizioni per le unità operative per i funzionari direttivi ed ex dirigenti di III fascia. Complessivamente i soggetti esterni da reclutare a concorso non sarebbero più di 165 cioè 150 + 15. Ma lasciamo perdere so benissimo che i dirigenti nonostante una scarsa rappresentatività sindacale presso le OO.SS. autonome godono di una grande forza contrattuale. Un’ultima cosa voglio chiederti: come mai le OO.SS. tutte non vogliono raccogliere la proposta governativa di procedere ad attivare ciò che è già previsto nel contratto vigente e cioè l’istituzione dei profili evoluti della fascia C e D? Non era tra le nostre prerogative contrattuali fortemente volute? c’è un ripensamento e perché?

  5. Carmela,
    purtroppo dimentichi che la normativa vigente (D.lgs 165/01) e la costante giurisprudenza della Corte Costituzionale impongono l’espletamento di un pubblico concorso con la riserva all’esterno del 50% dei posti disponibili per la copertura dei posti vacanti in organico. Qualsiasi altra formula si dovessero inventare verrebbe impugnata davanti al giudice e annullata.
    Fai qualche calcolo e mi fai sapere per quanti posti dovrebbe essere bandito un pubblico concorso per l’accesso alla II fascia dirigenziale.
    Quanto al resto, sul sito del Cobas/Codir vi sono una serie di proposte avanzate a suo tempo.

  6. Voglio dare ragione a Lucignolo a proposito di sindacati dicendo che il Cobas/Codir all’ora non c’era, ma oggi che c’è è allineato e coperto su una linea sindacale di difesa di tanti vantaggi di cui godono i dirigenti ed in particolare quelli di III fascia. Non si capisce perché il Cobas per la carriera non chiede che vengono fatti i concorsi per la II fascia a cui possano partecipare anche i dipendenti del comparto eliminando finalmente la III fascia che ha creato dal nulla circa 2000 dirigenti ope legis, che facendo un fantomatico lavoro manageriale inesistente presso la Regione Sicilia, si sono completamento sottratti all’attività professionale di medico, biologo, ingegnere, architetto, avvocato ecc. ecc., accollandola a costi zero ai funzionari del comparto. Cosa ne pensano i Cobas della norma di salvaguardia della Dirigenza, degli obbiettivi mai raggiunti dalla nostra amministrazione? Mi fermo qui perché l’elenco è lungo. Oggi un vero sindacato dovrebbe porsi l’obiettivo, in mancanza di risorse, che quelle esistenti vengano redistribuite tra tutto il personale, accorpando in un unico contratto dirigenza e comparto.
    In quanto alle differenze retributive proprie in questo blog si è dato giustamente il dovuto rilievo sul link che segue:
    http://benedettomineo.altervista.org/ecco-come-si-e-allargata-nel-corso-degli-anni-la-forbice-stipendiale-tra-comparto-e-dirigenza-in-attesa-dei-rinnovi-contrattuali-esaminiamo-il-cammino-delle-retribuzioni-del-comparto-e-della-dirigenz/

  7. Periodicamente si riorganizza l‘amministrazione: rotazioni, mobilità, interpelli , ecc. Sembra un lavoro accurato che vuole mettere a posto anche la pagliuzza, ma il tronco della LR 10/2000 non lo vede mai nessuno.
    Per definizione la “controparte” è la politica ma in realtà non è proprio così.
    La politica non è tutta la controparte, è una parte della controparte.
    La politica detta la linea di massima, ma spesso l’abito lo confezionano altri e
    su alcuni temi questi ultimi sembrano avere più peso della stessa politica.
    Nel pubblico impiego in Sicilia c’è poi una stranezza che non so se è presente anche nel resto d’Italia : lavoratori e datori di lavoro sono iscritti alle stesse organizzazioni di rappresentanza.

  8. il mio sfogo non era diretto ad una sigla sindacale ma a tutti i sindacati, prendo atto della precisazione, ma in concreto ad oggi non mi pare che nessuna sigla sindacale abbia fatto una qualsiasi proposta per porre rimedio a questa stortura evidente sopratutto nei confronti del comparto, anche dalla parte politica ad essere sincero, forse a tutti fa comodo che tutto resti com’è adesso? domanda legittima spero……….

  9. Lucignolo,
    se quando parli di sindacati ti riferisci al Cobas/Codir, questo non era stato ancora fondato…

  10. i sindacati non hanno nessuna colpa riguardo alla legge 10? è facile adesso prendersela con grillini, ma voi sindacalisti dove eravate? forse in altre faccende affancedati……..

  11. Se il governo ritiene che la LR 10/2000 sia stata un errore, lo scandalo non è dato dai 60 che sono fuori e qualcuno vuole tirare dentro, ma dai 1800 che sono dentro e tutti fanno finta di niente.
    Se il governo ritiene che la LR 10/2000 sia un salasso per le casse regionali senza adeguata contropartita, la soluzione è una legge correttiva che differenzi la 1^ e 2^ fascia dirigenziale dalla 3^ ad esaurimento.
    Con la LR 10/2000, per favorire qualche amico, in una sola notte hanno occupato tutti i posti dirigenziali per i successivi 20 anni e poi fioriscono gli atti d’interpello per le professionalità che mancano nonostante i 1800 dirigenti.
    Si trova qualcosa di simile fuori dalla Sicilia?

  12. Se costoro hanno svolto e continuano a svolgere funzioni dirigenziali, con relative responsabilità associate, non vedo proprio nulla di strano né di illecito nel riconoscere loro la qualifica richiesta.
    Non possiamo applicare la legge solo a nostra convenienza: se una legge non va, la si cambia.
    Ed è fortemente auspicabile che la L.10/2000, e le successive nello stesso ambito, vengano modificate al più presto, avendo ormai manifestato in modo fin troppo evidente limiti ed aberrazioni.
    Semmai, ci sarebbe da “indagare” sulle modalità con le quali sono state redatte le equiparazioni tra i profili previsti dall’ESA e quelli regionali (trattoristi diventati funzionari e via dicendo….) quando si è proceduto all’inserimento di tale personale nei ruoli regionali.
    Il M5S, a quell’epoca, non c’era ancora e i sindacati erano molto……distratti!

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