Italia al collasso e prelievo forzoso in arrivo?

Negli ambienti finanziari e dell’alta politica europea si tornerebbe a parlare di ipotesi di prelievo forzoso in Italia.

Si tratta di una voce, di un allarme, che inizia a diffondersi nei piani alti della finanza internazionale e della politica europea, tanto che l’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno ha tuonato contro il rischio che anche i conti inferiori a 100 mila euro potrebbero essere toccati presentando a tal proposito un’interpellanza alla Commissione e all’Eurotower.

A ben guardare, vi sono dei precedenti poco rassicuranti che sembrerebbero confermare l’indiscrezione. Nell’autunno 2013 il Fondo monetario internazionale ha sostenuto, in una pubblicazione, che il prelievo forzoso una tantum del 10% dei conti correnti dei Paesi dell’Eurozona sarebbe uno strumento utile per riportare il debito sovrano ai livelli pre-crisi. Nello scorso gennaio la Bundesbank, la Banca centrale tedesca, suggeriva ai Paesi europei in difficoltà di imporre la patrimoniale per rimettersi in sesto senza chiedere soldi in prestito agli altri.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir