Mancano 2,5 milioni di dipendenti pubblici

Sorpresa. I pubblici dipendenti sono troppo pochi. A sostenerlo non è (come al solito) il sindacato ma l’Adapt, ovvero l’Associazione per gli studi sul lavoro e le relazioni industriali, strettamente collegata all’università di Modena-Reggio Emilia e ad altri atenei e fondata da Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalla Brigate Rosse perché stava lavorando quale consulente di Roberto Maroni (a quel tempo, 2001-2002, ministro del Welfare) alla riforma della legislazione sul lavoro, con l’obiettivo di promuoverne la flessibilità.

L’autorevolezza della fonte (e la meticolosità dei dati raccolti) rendono importante il dossier, destinato a fare discutere.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “Mancano 2,5 milioni di dipendenti pubblici”

  1. @ Dott. Mineo- sono lieto che qualcuno legga con interesse i miei commenti e/ riflessioni, che altrimenti resterebbero solamente astratte riflessioni personali.
    Anche con qualche errore di troppo, ( sono un tecnico )nel riportare cio’ che penso nella scrittura, ho sempre avuto il pallino di condividere con altri le mie convinzioni, pareri, riflessioni.
    Quindi ringrazio questa sua rubrica, che finalmente mi da la possibilita’ di sfogare le mie rabbie, gioie, ed esperienze acquisite dopo 38 anni di servizio presso la Pubblica Amministrazione.
    Ho cercato di difendere la nostra categoria , dall’interno al mio ufficio ed all’esterno, scrivendo invano sugli spazi del Giornale di Sicilia, La repubblica. anche scrivendo e.mail all’Arena di giletti.
    Non sono un politico come de Luca che vuole difendere l’indifendibile,sono uno che ha esperienza di vita e di lavoro, tale di poter parlare a ragion veduta del passato e del presente, senza alcun fine .
    Grazie, sempre.

  2. La stessa idiozia è il reddito di cittadinanza.
    Ma come si puo’ asserire che se si rifiutano tre offerte in due anni non si ha piu’ diritto al reddito di cittadinanza, quando un giovane laureato e/o Diplomato di offerte non ne ha alcuna per decenni, se fortunato dopa una attenta selezione, poiche’ friggere le patatine nei mordi e fuggi, americani e non è necessario il diploma o la laurea,, avra’ la possibilità di guadagnare quanto si promette con il suddetto reddito di cittadinanza.

  3. Un giorno siamo troppi , un giorno siamo pochi, un giorno la U.E dice che la fornero è stata una giusta legge, un giorno dice che ha creato uno sfacelo nella percezione degli italiani.
    Lo sfacelo lo hanno creato chi ha creduto nella flessibilità quando essa è possibile quando esiste l’offerta, in italia appena si lascia l’unico trovato si resta disoccupati a vita.
    Con tutto il rispetto e sincero dispiacere per la sorte del prof. Biagi ucciso , non credo perche’ lavorava alla flessibilità ma chissa’ per quali altri interessi celati nella politica di allora, ma le sue idee insieme a quelle di tanti altri ha creato il precariato che è stato cavalcato da tutte le industrie e multinazionali che non aspettavano altro che togliere le garanzie del posto fisso.
    La flessibilità puo’ esistere in un paese come l’america dove le offerte, specialmente per la classe media, è alta.
    Nei films si vede l’avvocato il medico, con il classico cartone pieno delle poche cianfrusaglie, compresa la foto di famiglia, lasciare l’ufficio per entrare subito in un altro ,magari con piu’ possibilta di carriera.
    L’italiano una volta uscito da un lavoro il cartone lo puo’ usare per coprirsi sotto i ponti ( se non crollano prima)

  4. @Paolo 65
    Ottima analisi.
    Probabilmente la prenderò come spunto per qualche articolo.

  5. E bravi, si sono accorti finalmente che mandando in pensione gli impiegati statali e regionali , e non prevedere il ricambio, si e creato un vuoto, che adesso sarà difficile colmare in tempi brevi, i concorsi richiedono tempo e programmazione, a furia di dire che gli impiegati regionali sono troppi, che sono fannulloni e fancazzisti, adesso tutti i dipartimenti cercano disperatamente personale attraverso degli atti di interpello inutili, con il risultato paradossale che la mobilità del personale è bloccata perchè i dirigenti regionali per carenza di personale non rilasciano più nulla osta al trasferimento,vedremo come i nostri geni politici al governo risolveranno la situazione, magari bloccheranno l’uscita al pensionamento degli ultimi regionali rimasti, in attesa dei nuovi concorsi, che chissà quando si effettueranno e con quali tempi.

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