Regione, polemica dei sindacati sulle accuse di Musumeci

È polemica sulle parole di Nello Musumeci sui burocrati “grattapancia” e sui sindacati che “difendono i fannulloni”.

Sabato il governatore era stato durissimo. Concludendo l’assemblea di Diventerà Bellissima a Cefalù, Musumeci si è prodotto in una durissima invettiva contro la burocrazia e i sindacati: “Loro – accusa Musumeci parlando della ripresa – lo stipendio ce l’hanno sicuro, direttamente sul conto corrente. Col Covid o senza Covid ce l’hanno accreditato. La burocrazia, non solo quella regionale, non ha capito che questo è un momento in cui bisogna alzare il sedere dalla sedia. Nessuno può tirarsi indietro, nessuno può fare finta di non avere visto o non aver capito”. Di più: “Se ne prendi uno e pensi di accompagnarlo alla porta – prosegue il governatore – ti trovi i sindacati pronti a difenderlo.

A fare sponda ai sindacati l’ex senatore ed esponente di Articolo 1 Francesco Campanella: “Francamente – dice – non accetto che taluni politici si accostino al governo di una macchina amministrativa e poi, rilevata la propria inadeguatezza, si mettano a strepitare sulla stampa invece di accettare la fatica quotidiana del confronto e dell’impulso politico alla struttura governata. Presidente Musumeci la gestione di una amministrazione è molto più faticosa e complessa di una campagna elettorale, specialmente quando la macchina amministrativa da tanti anni è stata sfigurata e fiaccata da norme insensate e disposizioni contraddittorie promosse da una politica scadente di cui la sua amministrazione, purtroppo, è una triste continuatrice”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir